Le loro fatture attendono di essere pagate da sei mesi e ora la pazienza è finita. Soprattutto perché le banche hanno chiuso le linee di credito e nelle casse non hanno più un centesimo. Devono avere qualcosa come 80 milioni di euro, parte dei quali sono stipendi degli oltre 800 dipendenti. Alle 9, puntuali come in tutte le azioni di recupero dei mezzi guasti, operai e imprenditori delle società private che curano la manutenzione dei mezzi Cotral, hanno inscenato una protesta contro i manager della società regionale dei trasporti extraurbani, armati dei loro giganteschi carrattrezzi.
Bloccata la sede di via Alimena, sono saliti a forza nelle stanze sino a quando non sono stati ricevuto dall'Ad, Vincenzo Surace. E nel cda è esplosa la rivolta. Domenico De Vincenzi e Paolo Toppi, vicepresidente e consigliere di amministrazione: “L’occupazione della sede societaria da parte dei fornitori di Cotral spa è l’ennesima dimostrazione che la gravità della situazione finanziaria da noi più volte denunciata è arrivata al limite. Nonostante le dichiarazioni dell’assessore Malcotti dello scorso 15 novembre, ad oggi, dopo oltre un mese, ATAC ancora deve oltre 30 milioni di euro all’azienda. Tale situazione, che sta di fatto portando ad una paralisi, crea grave difficoltà a tutto l’indotto e ai lavoratori che collaborano con Cotral. Pertanto, abbiamo chiesto la convocazione immediata del Cda e dell’Assemblea dei Soci affinché la Regione Lazio prendesse atto dell’inefficienza dell’attuale gestione che ci ha portato a chiedere le dimissioni dell’ad Vincenzo Surace”.
La Cotral si è impegnata a pagare entro le prossime ore una piccola parte della montagna di debiti
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