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Roma
Femminicidi in aumento per colpa del covid: 14 donne uccise nel Lazio nel 2021

L'inaugurazione dell'anno giudiziario in Corte di Cassazione si è aperto con un dato allarmante: 102 femminicidi nel 2021. Un trend in crescita anche nel Lazio dove sono state 14 le donne uccise in ambito familiare e affettivo.

Secondo la Professoressa Anna Maria Giannini, responsabile del gruppo di psicologia dell'emergenza dell'ordine psicologi del Lazio, la coabitazione forzata e la limitazione della libertà dettate dal covid stanno influenzando il fenomeno.

Il primo Presidente della Cassazione Pietro Curzio, nel corso dell'apertura dell'anno giudiziario tenutasi questa mattina, ha posto particolare attenzione al preoccupante fenomeno del femminicidio, sempre più presente nel nostro paese.

Giannini: la coabitazione ha accentuato i conflitti

Anna Maria Giannini, Professoressa appartenente all'ordine psicologi del Lazio, ha individuato come uno dei primi fattori a influire sull'incremento dei conflitti in ambito domestico la coabitazione forzata. L'impossibilità di poter allontanarsi dall'abitazione mette spesso le vittime nella condizione di non potersi mettere in salvo ed essere maggiormente esposte ad aggressioni.

Limitazioni di libertà dettate dal covid:

Un altro effetto negativo causato dalla pandemia è la restrizione dei raggi d'azione del singolo individuo. Giannini ha dichiarato: "Le limitazioni dettate dal covid 19 hanno portato a un venire meno degli interessi esterni alla coppia e a una restrizione significativa del proprio raggio d'azione". Essendo costretti a poter svolgere poche attività e solo all'interno delle mure domestiche i conflitti si sono ancora di più accentuati.

Il fattore culturale

La Professoressa ha individuato però anche un altro fattore che influisce sul tema della violenza: quello culturale. Giannini ha spiegato: "Dobbiamo impiegare risorse nella sensibilizzaizone ed educazione alla comu nicazione corretta. Bisogna potenziare anche gli interventi sui maltrattanti, che è un'area molto carente". Ha poi aggiunto: "Il fenomeno è drammatico e non può che andare purtroppo in incremento, è un trend che non va a migliorare".

Femminicidi e un comun denominatore: la sottovalutazione del problema

La Professoressa ha avuto a che fare con diverse storie di maltrattamenti o violenze fra le mure domestiche: "Conosco diverse situazioni e ciò che hanno in comune è che spesso sono stati lanciati segnali, ma è stato sottovaluto il grido d'allarme. Un dato abbastanza trasversale e che mi colpisce è la grande solitudine delle vittime. Inoltre dove c'è un femminicidio ci sono i cosiddetti orfani speciali (figli di madre uccisa e padre carcere)".

Le azioni intraprese dall'ordine degli psicologi del Lazio

Giannini ha descritto ciò che è stato fatto nel Lazio: "Noi come ordine del Lazio abbiamo sviluppato nel tempo una grande attenzione al fenomeno con progetti con partner istituzionali, andando nelle scuole e collaborando con gli sportelli per le vittime di violenza. Un esempio virtuoso nel Lazio è lo sportello attivo presso la Procura di Tivoli: un'iniziativa lungimirante e in accordo con l'ordine degli psicologi per creare rapporti e stabilire connessioni con le vittime"

Tavolo di confronto con il Comune di Roma

La Professoressa ha raccontato anche le inizative promosse con il Campidoglio: "Lo scorso anno abbiamo come Ordine partecipato a un tavolo con il Comune di Roma per lo sviluppo di pratiche efficaci in epoca pandemica. Abbiamo prodotto diversi incontri e linee guida ed era previsto un ulteriore evento in presenza che non si è potuto fare causa covid. L' obiettivo è di farlo in presenza quando la pandemia lo consentirà. Inoltre, come Università la Sapienza, abbiamo attive diverse iniziative sia nell'area giuridica che psicologica in collaborazione con la Polizia di Stato".

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