Il Comune taglia, nidi e scuole chiudono. Stop agevolazioni: stangata sui rifiuti
"Chiudono. Non ci sono altre soluzioni". Questo il rischio che corrono le scuole private paritarie di ogni ordine e grado, "e anche gli asili nido convenzionati", secondo il consigliere comunale di Cittadini X Roma, Gianluigi De Palo, ex assessore capitolino alla Famiglia. La modifica al regolamento della tariffa rifiuti, che sta provocando l'arrivo di bollette triplicate negli istituti paritari, "era sfuggita a tutti, a noi consiglieri come alle stesse scuole: nelle tantissime norme che vanno a comporre il bilancio del Campidoglio".
Una vera e propria tempesta per effetto della decisione del Campidoglio di eliminare le agevolazioni applicate in passato sulla tariffa dei rifiuti, che aumenta cosi' esattamente del triplo e passa da 1,81 a 5,43 euro al metro quadro: questo significa che una scuola che ospita circa 250 bambini dovra' pagare, con la bolletta del secondo semestre 2014, quasi 21mila euro invece dei circa 7mila sborsati l'anno scorso.
In una delibera dell'Assemblea capitolina, propedeutica al bilancio 2014 e votata a luglio scorso, concernente il "Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti Ta.Ri.", e' infatti scomparsa l'agevolazione invece contenuta nello stesso regolamento fino al 2013. Col risultato che Ama, la municipalizzata romana dei rifiuti, si e' trovata costretta a inviare, per il secondo semestre 2014, le bollette particolarmente salate accompagnate da una lettera: in questa si spiega che "per "garantire la riduzione del disavanzo e il raggiungimento degli equilibri economico-finanziari di Roma Capitale, non e' stato possibile individuare le risorse economiche necessarie per garantire, anche per il corrente anno, l'agevolazione per le istituzioni scolastiche non statali di ogni ordine e grado relativa alla riduzione del 66,7% della tassa sui rifiuti". Pertanto "per il secondo semestre 2014 e' prevista l'applicazione dell'intera tariffa". In altre parole i due terzi in piu' richiesti da Ama, che prima venivano trasferiti all'azienda dal Campidoglio (che copriva con proprie risorse l'agevolazione concessa), vengono ora richiesti agli utenti che non usufruiscono piu' dell'agevolazione stessa.
"Da qualche giorno mi stanno chiamando tutti i presidi degli istituti e dei nidi privati, perche' cosi' rischiano seriamente di chiudere - accusa De Palo - Inoltre, a molti la bolletta non e' ancora arrivata e quindi credo che questa vicenda montera' enormemente nelle prossime settimane". L'ex assessore annuncia infine una serie di iniziative: "stiamo valutando con le scuole paritarie e con alcuni nidi convenzionati di fare ricorso al Tar, mercoledi' prossimo ho convocato presidi e direttori degli istituti paritarie per una riunione e non sono esclusi passeggini in piazza per protestare contro un provvedimento per effetto del quale a rimetterci, alla fine, sono le famiglie".