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Roma
In alto le pinte all'Eur, il ritorno del Beer Festival: la terza Roma brinderà

Una selezione infinita tra malti, luppoli pregiati e birre artigianali sarà servita su due banconi da 45 metri armati di 450 spine: la festa internazionale torna dopo due anni di stop.

Pinte al cielo, gusto e folkore all'Eur, dove al Salone delle Fontane, dal 7 al 9 ottobre torna in grande stile “EurHop! - Roma Beer Festival”, che vedrà la possibilità di scelta per tutti i palati con una selezione di oltre 900 birre provenienti da tutta Europa, scelte da Manuele Colonna, uno dei maggiorri esperti del settore. L'Italia ospita il festival e si fa protagonista assoluta con 85 rappresentanti dei birrifici provenienti da tutto lo stivale.

Dalla Norvegia alla Sicilia per un brindisi internazionale

Sui due banconi da 45 metri l'uno e dalle 450 spine, la scelta varia dalle più produzioni delle nazioni ricche di un'antica tradizione birraia, come Belgio, Austria, Germania e Inghilterra, fino ai paesi che hanno visto il “rinascimento delle pinte”, come Svezia, Norvegia e Danimarca. Da non perdere anche i birrai “neo promossi” nel settore provenienti dalla Romania, che si aggiungono ai 15 rappresentanti stranieri dei migliori birrifici di tutta Europa.

Il tricolore sulle pinte: l'Italia protagonista da nord a sud

I padroni di casa del festival si presentano con i birrifici di 18 regioni e 85 rappresentanti che metterranno sul bancone il meglio delle pinte italiane, in linea con i trend che, come nella moda, cambiano e si rinnovano. Il ritorno delle birre meno amare e a gradazione alcolica medio-bassa, come le Pale Ale, le Bitter, le Mild, le Session Ipa in stile inglese, le Keller e le Helles in stile tedesco, ha infatti superato la moda precedente quando le Ipa e le Apa in stile americano si errano prese la scena sui banconi dei pub e non. “Vogliamo dare ai nostri imprenditori brassicoli la possibilità di ritrovare un contatto col pubblico che mancava da tanto tempo e aiutarli a ripartire in un momento in cui la crisi energetica e delle materie prime li sta mettendo a dura prova”, spiegano gli organizzatori della kermesse che andrà in sena all'Eur, tornando dopo due anni di stop a causa della pandemia.

I numeri della birra artigianale in Italia: tra crisi, guerra e pandemia

In linea con tutta la piccola media impresa italiana, anche sui i birrifici artigianali si stanno abbattendo le ripercussioni del caro energia. Dall'aumento dei costi energetici (+180%), fino a quello delle materie per l'imballaggio (+30%) e con l’aggravante della scadenza, prevista pe il prossimo 31 dicembre, della riduzione delle accise per i microbirrifici. Alla siccità, che ha fatto mancare per mesi l'acqua per produrre la birra, e all'assenza di anidride carbonica con i costi energetici per produrla che sono lievitati in maniera importante, si è aggiunta anche la carenza di cereali: negli ultimi tre anni il costo per ettaro è quasi raddoppiato, passando dai 171 euro a tonnellata del 2019, ai 328 euro dell'anno corrrente. Anche la pandemia e le chiusure forzate di pub e locali hanno influito negativamente: secondo i dati del Consorzio Birra Italiana, tra il 2019 e il 2020 il fatturato ha subito una contrazione di oltre il 40%.

Un settore da più di 90mila dipendenti in tutto lo stivale

Non mancheranno all'EurHop le occasioni per confrontarsi e ascoltare riflessioni e dibattiti sul settore che in Italia, nonostante la crisi, si è affermato in un trend di crescita solo negli ultimi 20 anni e che è arrivato a contare oltre 800 microbirrifici, che diventano 1000 se si comprendono anche i brew pub. Sono più di 90mila i lavoratori, tra i diretti e gli indiretti, che il settore impiega in Italia, secondo quanto riportato dai dati del Consorzio Birra Italiana.

Gli orari del festival

Al Salone delle Fontane cancelli aperti dalle 17 alle 3 di notte venerdì 7 ottobre, dalle 12 alle 3 di notte per sabato 8 e dalle 12 alle 24 nella giornata di domenica 9 ottobre.

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