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Roma
Le associazioni sciolgono CasaPound: “La politica li fermi, sono fascisti”

Le associazioni sciolgono CasaPound: dopo l'Anpi e la Cgil, anche l'Auser si accoda alla protesta contro il partito di estrema destra. La presidenza nazionale tuona: “Le istituzioni devono fermarli, sono fascisti”.

 

La Presidenza nazionale dell’Auser sostiene l’appello promosso dall'Anpi Nazionale per lo scioglimento di CasaPound per la sua attività finalizzata all’odio razzista, xenofobo, antisemita quale apologia del disciolto partito fascista. Nelle settimane scorse, la presidente dell'Anpi Carla Nespolo in una nota aveva definito CasaPound come “un'organizzazione dichiaratamente fascista che fa dell'uso della violenza e dell'intimidazione lo strumento principale di affermazione politica e sociale” e per questo ne aveva invocalo lo scioglimento da parte della politica italiana: “CasaPound è un'organizzazione criminale, venga subito sciolta se si ha davvero a cuore il bene degli italiani”.

All'appello dell'Anpi ha aderito l'Auser, l'associazione di volontariato e di promozione sociale impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. L'associazione, che vanta in Italia 301. 381 soci e 44.753 volontari, ha definito CasaPound come associazione di stampo fascista. “Appena l'Anpi si è schierata contro Casapound e ne ha chiesto lo scioglimento, noi abbiamo subito deciso di appoggiarli – spiega ad Affaritaliani.it Lorenzo Mazzoli della presidenza nazionale Auser –. Tra noi e l'Anpi c'è un rapporto di collaborazione di lunga data, anche per quanto riguarda la confisca dei beni della mafia”.

“CasaPound – continua Mazzoli – pensa solamente alla violenza, fisica e verbale, e noi che abbiamo nella nostra genetica la Costituzione e l'antifascismo non potevamo rimanere a guardare”.

“Le istituzioni – prosegue – dovrebbero dare un segnale forte sia sul piano politico che su quello giuridico, devono intervenire senza equivoci. CasaPound è un associazione di chiaro stampo fascista e bisogna porre fine alla loro attività politica e bloccare ogni loro tipo di futura manifestazione”.

Per quanto riguarda l'occupazione dello stabile di via Napoleone III, l'Auser non si sbilancia: “La situazione è molto delicata. L'illegalità dell'occupazione è palese, Roma ed il Governo trovino al più presto una soluzione”.

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