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Roma
Stupro-choc a Garbatella, continua la caccia all'uomo col giubbotto rosso

Garbatella sconvolta: stuprata una donna in via Valignano accanto al liceo Socrate mentre prendeva l'auto dopo una cena tra amiche. All'Ostiense si cerca l' “uomo col giubbotto rosso”, assedio alle telecamere della zona.

Marta, 44 anni, è una dipendente pubblica residente all'Ostiense e lo scorso 30 settembre aveva appena finito di cenare con delle amiche alla pizzeria Botrini di via Massaia, nel quartiere Garbatella, quando andando a prendere l'auto, è stata assalita da un uomo che l'ha picchiata e violentata nell'abitacolo. Dalle testimonianze l'uomo è di carnagione scura e magro e la polizia, che ha acquisito le immagini delle videocamere della zona per le indagini, è impegnata nel trovare “l'uomo dal giubbotto rosso” che ha sconvolto il quartiere, visto in fuga dalle amiche della vittima.

“Era andata a prendere l'auto ma non tornava più”, poi l'orrore

A raccontarlo è Francesca, un'amica di Marta che era a cena con lei, che non vedendola tornare da quando aveva preso un ombrello per recuperare l'auto, è andata a cercarla sotto il diluvio. La donna ha trovato l'amica nell'abitacolo con l'uomo che dimenandosi è poi fuggito nell'oscurità di via Valignano, accanto al Liceo Socrate, dove Marta aveva parcheggiato la sua 500 L. La vittima, in stato di choc e coi vestiti strappati, è stata riaccompagnata nella pizzeria Botrini dove, tra i clienti e i proprietari increduli e sconvolti, ha atteso l'arrivo dei soccorsi che l'hanno trasportata all'ospedale San Giovanni in codice rosso, dove è tutt'ora sotto osservazione nel reparto predisposto per le donne vittime di violenza sessuale.

Le indagini: è caccia allo stupratore

Dalle testimonianze, l'aggressore è probabilmente di origini nordafricane, alto e dalla pelle olivastra e le telecamere della zona sono al vaglio delle forze dell'ordine. La ricerca è serrata e la videosorveglianza non copre sufficientemente il tratto che ha portato lo stupratore ad avvicinarsi a Marta: la donna aveva parcheggiato in fondo via Valignano, un vicolo stretto, buio e isolato che collega via Padre Semeria a piazza Marco da Tomba, vicino alla Cristoforo Colombo. L'aggressione è avvenuta non appena Marta ha aperto la portiera della sua 500 L accanto al campetto da pallacanestro del liceo Socrate, la cui recinzione è sfondata in un tratto, aprendo l'ipotesi che l'uomo possa essere passato proprio da lì. Lo stupratore ha inoltre lasciato nella vettura dove si è consumato l'orrore un tablet, che è stato acquisito dalla polizia, così come le immagini delle telecamere della gioielleria “Oro più” di piazza Bonomelli, che mostrano Marta sotto l'ombrello nero che si dirigeva verso la macchina. Dell'uomo, tuttavia, non vi è traccia nei sistemi di sorveglianza e le ricerche vertono nel mondo dei senza dimora del quartiere Garbatella e Ostiense, i cui residenti sono ancora sconvolti dall'orrore consumatosi in via Valignano.

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