Nuovo Stadio, salta Tor di Valle. Pallotta trasloca a Tor Vergata
Lo stadio della Roma si farà, ma non a Tor di Valle come da più di un anno si progetta, bensì a Tor Vergata. Non si tratta di una certezza, ma di un'ipotesi che gli americani starebbe valutando da qualche tempo. Quella che era una chiacchiera da bar è stata messa nero su bianco dal Nuovo Corriere Laziale che pubblica il carteggio tra la dirigenza giallorossa e l'amministrazione della seconda università romana.
Ad allontanare Pallotta dal mega progetto che Parnasi e soci avevano disegnato nell'ansa del Tevere a pochi chilometri dal centro dell'Eur sarebbero gli infiniti problemi che affliggono l'area dell'ex centro ippico. La Società di Papalia proprietaria dell'area è fallita, e il giudice fallimentare stabilirà solo a maggio la 'definizione' del fallimento che appurerà se la Società Euronova è proprietaria dell’area. Inoltre il Fosso di Vallerano èad alto rischio idrogeologico, e i lavori di messa in sicurezza sarebbero prioritari rispetto alla posa della prima pietra dello Stadio. Lavori che allungherebbero i tempi "strettissimi" prospettati dalla holding americana che guida la società giallorossa. Senza parlare inoltre delle costosissime infrastrutture necessarie, dal prolungamento della Metro B, al ponte pedonale che scavalca il Tevere fino ai lavori per la Via del Mare e la Via Ostiense e il collegamento Roma-Fiumicino. Condizioni imposte dal Comune di Roma per ottenere la dichiarazione di pubblica utilità.
Tantovale cercare un'area più idonea. E la scelta di preparare un piano b sarebbe caduta sui terreni appartenenti all'Ateneo di Tor Vergata dove ad oggi sorge, in mezzo a una distesa di verde e terreni incolti, soltanto l'incompiuto Pala Nuoto progettato da Santiago Calatrava. Contatti tra l'entourage di James Pallotta e il rettore dell'Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, sarebbero stati intessuti dall'ex presidente dell'attuale Municipio VI, l'Udc Francesco Smedile.
L'area che ospitò la Giornata Mondiale della Gioventù del 2000, misura in totale 150 ettari. A questi vanno aggiunti circa 200 ettari derivanti dalla "centralità Romanina" prevista del Piano regolatore, quindi terreni del Comune di Roma più altri 50 ettari di proprietà del Comune di Frascati.
IL CARTEGGIO. Come riporta il Nuovo Corriere Laziale gli americani avrebbero richiesto alcune condizioni. "L'impronta dello stadio dovrebbe essere indicativamente pari a circa 250m x 285m" hanno scritto, per poi ribadire: "Della necessità di avere uno spazio, simile a Trigoria per la prima squadra, di 4.000 mq + 5 campi regolari". Al gruppo Pallotta servono anche terreni ulteriori: "Necessitiamo di una Sul (superficie lorda, ndr) per le due zone commerciali: 15.000 mq (Roma Village) + 18.000 mq (Convivium), con almeno un albergo in questa zona". Sia sul fondiario dell’università di Tor vergata che su quello contermine del privato, sarebbe davvero semplicissimo realizzare tali spazi in conformità di Prg. Destinazioni e/o funzioni urbanistiche sono decisamente sovrabbondanti rispetto alle esigenze rappresentate delle aree adiacenti a quella dello stadio, in conformità al Prg.
INFRASTRUTTURE. Dall'Università poi ricordano: "Insistono su questo territorio interventi pubblici già realizzati o in via di completamento molto potenti, unici nella città di Roma - si legge - Due linee di metropolitana, la A già esistente e la C (una delle grandi opere attualmente in corso in Italia) che sono collegate tra le stazioni di Anagnina e Torre Angela passando per una centralità di Romanina e l’università di Tor Vergata interamente attraverso risorse a carico di interventi in corso. Tre sono le uscite del Gra utilizzabili, ed in tale tratto esistono già parte delle complanari e sono iniziati i lavori per il loro completamento. Le aree sono servite dall’unica penetrazione autostradale della Roma-Napoli che collega direttamente l’area alla bretella della A1. Tale penetrazione è già dotata di complanari con svincoli diretti già realizzati più uno in fase di realizzazione. La viabilità universitaria ha già una notevolissima capacità di tenuta. Estremamente vicino l’aereoporto di Ciampino. Le aree inoltre sono già servite dalla linea ferroviaria Roma- Cassino-Napoli attraverso la stazione Fs Tor Vergata. Non esiste a Roma una area meglio servita dal ferro e con una tale accessibilità al trasporto privato".
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