Isis, Al Afri è il nuovo capo. Stato Islamico ancora di più 2.0
di Mariella Colonna
Dopo che Abu Bakr Al Baghdadi, leader dello Stato islamico, è stato gravemente ferito a metà marzo durante una incursione a guida americana, si è pensato ad un avvicendamento. L'attenzione del vertice Isis si è focalizzata su Abdul Rahman Mustafa al-Qardashi, meglio noto come Abu Ala Al Afri, designato quale nuovo Califfo, nel caso Al Baghdadi perisse.
Chi è Abu Ala Al Afri? È un iracheno come Al Baghdadi e proviene - secondo alcuni - da Tal Afar, a nord della provincia di Ninive a circa 50 chilometri da Mosul. Secondo altri da al-Hadar, nella medesima provincia, ma più a sud di Mosul, nel deserto. Abu Ala Al Afri o Abdul Rahman Mustafa al-Qardashi, meglio noto col nome d'arte di Abu Suja, è un esponente di spicco della struttura gerarchica dell'Is descritto come un uomo molto carismatico. Dopo aver insegnato fisica, ha scalato la gerarchia qaedista fino a divenire - per scelta diretta di Osama bin Laden - emiro di Al Qaeda in Iraq nel 2010 dopo l'uccisione di Abu Omar al-Baghdadi.
Al Afri viene descritto come un uomo intelligente e con una buona capacità alla leadership e all'amministrazione. È autore di numerose pubblicazioni e attento critico dell'applicazione della sharia. Per queste sue qualità all'inizio della guerra, prima di divenire il braccio destro di Al Baghdadi, ha ricoperto il ruolo di coordinatore generale per gli affari dei martiri e delle donne. Dopo le recenti sconfitte da Kobane in Siria a Tikrit in Iraq, Al Afri ha sostituito Al Anbari divenendo il numero due del Califfato e anello di congiunzione tra il Califfo e il resto degli alti comandi militari e amministrativi.
A causa delle precarie condizioni di salute di Al Baghdadi ed il suo diminuito coinvolgimento nelle fasi decisionali, che tuttavia devono ancora trovare conferma, si vocifera che Al Afri possa tracciare - per il Califfato - un diverso percorso politico. Secondo i ben informati una delle prime mosse sarebbe già avvenuta quando lo sceicco Al Zawahiri, capo di Al Qaeda, ha dato ai suoi militanti la libertà di sciogliersi e confluire nello Stato islamico. Si ritiene infatti che Al Afri intenda riconciliarsi con Al Qaeda tant'è avrebbe stretto un nuovo patto con i qaedisti siriani di Jabhat al-Nusra.
I recenti avvicendamenti tra i posti di comando dell'Is hanno formato un cerchio magico tutto iracheno intorno ad Al Baghdadi, il quale - secondo alcuni - non si fiderebbe più dei militanti stranieri, nonostante la vocazione internazionalista dello Stato islamico. Infatti, il Califfo teme che la sua struttura militare possa essere infiltrata da agenti nemici, mentre Al Afri, vorrebbe che lo Stato islamico fosse ancora più internazionalista. Chi avrà la meglio? Lo vedremo nelle prossime settimane.
Intanto, il quotidiano britannico Guardian ha dato per primo la notizia del ferimento del Califfo che sarebbe stato colpito il 18 marzo scorso nel distretto di Al Baaj, nella provincia di Ninive, vicino al confine con la Siria. A conferma dell'ipotesi inglese di un leader in gravissime condizioni è anche la notizia diffusa da una fonte locale della provincia di Ninive che annunciava il suo imminente e segretissimo matrimonio con una ragazza tedesca, registrato nel tribunale del governatorato di Ninive e avvenuto molto probabilmente a Mosul, nel letto d'ospedale. Come è solito in queste situazioni, il gesto di volersi sposare in simili circostanze confermerebbe i timori del Califfo per la propria vita.