B Live, quando la moda fa bene
Voglia di sfida. Voglia di tentare una nuova strada. Voglia di farcela. Storie di chi vuole rompere con la realtà per ricostruirla. A modo suo. Le racconta la rubrica di Affari "Break Point" a cura di Giulia Pezzolesi, giornalista, appassionata di cavalli, borse costose e Martini con ghiaccio, allergica alla falsità e chi le impone di fare qualcosa..
La felicità ha il volto di Elisa e di Marina. Belle, giovani, alla moda. Due ragazze apparentemente normali. Ma che dentro hanno una marcia in più. Quella che tutte le persone malate devono tirar fuori per vincere il tumore. E loro l'hanno tirata fuori quella forza nascosta ed insieme agli altri ragazzi dell'Istituto dei tumori di Milano hanno dato vita ad una collezione di abbigliamento: B-Live.
Una linea fresca, colorata e soprattutto costruita giorno dopo giorno con l'energia di chi non si arrende. "Inizialmente il B Live nasce inserita in un progetto più ampio chiamato PROGETTO GIOVANI che abbracciava l'arte in generale. Poi abbiamo avuto l'idea di mescolare moda e arte ed è nata B Live", ci spiega Marina.
Il lavoro è stato realizzato dalla Fondazione Magica Cleme in collaborazione con l'associazione Bianca Garavaglia. Adolescenti malati che da "pazienti-modello" incollati ai letti dell'ospedale si sono trasformati in sarti e stilisti di successo. Hanno abbandonato la vita sedentaria per alzarsi a studiare la passerella, le luci, le modelle. Hanno disegnato tutto ciò che avevano in mente. Si sono messi su un tavolo a tagliare e cucire. E ce l'hanno fatta. A dicembre scorso sono riusciti ad organizzare una vera sfilata. Stilisti, un make artist ed imprenditori del settore li hanno guidati con laboratori e corsi di formazione, ma lo straordinario successo della collezione viene solo da loro. Continuare a vivere, a sognare. Questo è il messaggio che i ragazzi malati di cancro vogliono far arrivare a tutti. E ci stanno riuscendo molto bene. Più di mille persone erano presenti alla sfilata e da poco è iniziata la vendita degli abiti insieme ad un libro che racconta la loro avventura. Anche la presentazione della linea è stata un successo. Lo spazio Bugatti di via Tortona, a Milano, è stato invaso da donne in tailleur e uomini in giacca e cravatta che osservavano incuriositi felpe e pantaloni.
Le mamme compravano t-shirt per i bambini, i fidanzati tentavano di assecondare le compagne nella scelta dei mini-abiti da indossare per l'estate. Intanto un'enorme buffet accoglieva gli ultimi arrivati. E dietro i flash dei fotografi c'erano loro, piccoli stilisti fuori, grandi come dei titani dentro. " Ci hanno già proposto di creare un'altra collezione", aggiunge Elisa.
E poi scherza con Marina. "Ci siamo soprattutto divertiti a creare B Live, non è stato vero e proprio lavoro, più un'esperienza indimenticabile". Indimenticabile per dimenticare. Indimenticabile per vivere a pieno una vita che sembrava buia. Ma che adesso brilla di luce propria.

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