La causa del suicidio di Violier? Vittima di una mega truffa di vini pregiati
Anche se il suicidio resta un mistero, un'inchiesta del settimanale elvetico "Bilan" scopre una possibile pista finanziaria, legata ad una mega truffa di vini pregiati e mai consegnati che avrebbe creato allo chef un "buco" di oltre un milione di euro. La mente della truffa sarebbe l'amministratore di un fondo di gestione del Cantone Vallese che avrebbe agito a titolo personale, tale monsieur B.
Diversi grandi chef hanno preso per buona l'offerta di poter acquistare numerose bottiglie di grandi e celebri Cru francesi per rifornire le proprie cantine stellate. Tra di loro si fanno i nomi di Frédy Girardet e Philippe Rochat, oltre a quello dello stesso Violier.
Girardet avrebbe perso una cifra molto ingente, tra i 3 e i 4 milioni di franchi svizzeri e Rochat avrebbe visto un ammanco di oltre 700.000
Violier avrebbe ordinato a monsieur B. numerosi vini prestigiosi che mai sarebbero arrivati al suo ristorante. Parliamo di grandissimi cru, molto rari che raggiungono anche i 20-30.000 franchi svizzeri a bottiglia.
A supporto della possibile ragione c'è la testimonianza di un grande chef tedesco, che preferisce restare anonimo, e ha dichiarato: "Monsieur B. era mio cliente da anni, siamo diventati amici e siamo stati a Bordeaux per delle degustazioni di altissimo livello".
Nel maggio 2015 monsieur B. propone all'amico chef di investire in un'asta che si sarebbe svolta a Ginevra il 6 dicembre dove poter acquistare bottiglie di "Domain Henry Jayer" in Borgogna, il vino più caro del mondo, secondo alcuni siti specializzati.
La proposta comprende anche una plusvalenza del 40% sull'investimento. Teniamo conto che 12 bottiglie del Domain inquestione sono valutate 264.000 franchi svizzeri (239.000 euro).
Ad agosto Monsieur B. sparisce con 250.000 euro e lo chef afferma "non sono più riuscito a contattarlo".
Il presunto truffatore, che pare vendesse più volte gli stessi lotti di bottiglie esia arrivato ad accumulare oltre 15 milioni di euro, viene fermato, arrestato, ma poi rimesso in libertà, pochi giorni prima del suicidio di Benoit Violier che aveva subito la stessa sorte del collega tedesco, perdendo una cifra che si aggira intorno al milione di euro.
Una pura coincidenza ?
Girardet, non ha voluto rilasciare commenti.