Allarme Istat: crollano i consumi. Come risparmiare sulla spesa

Nuova puntata della rubrica di Affaritaliani.it in collaborazione con www.nonsprecare.it Vuoi non sprecare? Scrivi e chiedi consiglio ad Antonio Galdo: angaldo@gmail.com
Di Antonio Galdo
L'allarme dell'Istat è secco: crolla la spesa degli italiani. Il reddito scende, i risparmi diminuiscono e 7 famiglie su 10 riducono gli acquisti quotidiani, a partire da quelli dei generi alimentari per i quali ogni famiglia italiana spende, in media, 477 euro al mese. Intanto la Coldiretti lancia la campagna del tutor per fare la spesa, una sorta di consulente ti può aiutare a risparmiare. Ma forse non c'è bisogno di una persona esterna: si possono fare molti risparmi sulla spesa partendo da alcune regole d'oro.
1 - È molto utile preparare una lista secondo le reali necessità e consumi.
Ecco qualche idea per non sprecare il cibo già cucinato che ci ritroviamo in frigo a fine serata. L’arrosto, ad esempio, se ridotto in tanti piccoli filamenti, diventa l’ingrediente base delle polpette al posto della carne macinata (magari accompagnandole ad alcune verdure avanzate, come patate o piselli) da riporre in freezer fino al momento del consumo. La pasta avanzata si trasforma in timballi o frittate. Vale anche per i tortellini che avete cotto nel brodo, basta sgocciolarli per bene prima di riutilizzarli per la nuova ricetta. Il salmone affumicato che è servito per gli antipasti diventa il condimento per un primo piatto o per un’insalata ricca. Le verdure potete trasferirle in un mixer e frullare il tutto fino a creare una cremosa e gustosissima vellutata. La frutta secca servirà per condire le insalate, guarnire dolci e biscotti e preparare pesti da aggiungere a primi piatti.
2 - Scegliere i mercati e supermercati dove possiamo trovare varietà e prodotti freschi, di stagione e del territorio.
Nascono i supermercati della solidarietà, dove un famiglia indigente potrà fare la spesa senza pagare un euro, ma al massimo cedendo alcune ore di lavoro. I primi esperimenti sono in corso a Modena e Trieste, dove è partita la macchina organizzativa del supermarket anti-crisi. Funziona così: le famiglie che hanno diritto alla tessera (per un periodo non superiore ai 2 anni) potranno ritirarla presso gli sportelli del comune, e a quel punto potranno recarsi al supermarket a fare acquisti. Troveranno tutto: prodotti alimentari, detersivi, bevande, oggetti per la casa. Il punteggio della carta è misurato sulla base delle condizioni economiche della famiglia, ma può essere ricaricato se il titolare offre la disponibilità a lavorare nel supermarket della solidarietà. E la merce? Arriva dalle donazioni di privati e società, e il primo gruppo che ha deciso di mettere a disposizione alcuni prodotti è stato il consorzio Conad, il colosso della grande distribuzione.