Tech test/ La custodia impermeabile per usare il "prezioso" smartphone in spiaggia senza rischi
di Stefano Fossati
Uno smartphone, diciamo la verità, è il compagno ideale anche in spiaggia. Per leggere le ultime notizie, per ascoltare musica, per scattare foto dei momenti più divertenti, magari sul bagnasciuga. Peccato che l'acqua di mare e la sabbia siano fra i peggiori nemici di questi dispositivi: un minuscolo granello di sabbia può graffiare un display in resistente "gorilla glass" molto più facilmente di un chiodo, mentre una sola goccia d'acqua salata può ossidare irrimediabilmente i circuiti elettronici. Alla ricerca quindi di una soluzione per portare in riva al mare senza patemi il mio smartphone nuovo da 700 euro, in un centro commerciale mi sono imbattuto nel Voyager Music della Cellular Line, una custodia universale ermetica in plastica morbida trasparente (salvo sui bordi, che sono bianchi) che garantisce la totale protezione da acqua, sabbia e polvere, con tanto di laccetto per appenderla al collo (difficile avere delle tasche in spiaggia...). Costo: circa 20 euro.

Il test "sul campo" (ovvero sul litorale di Riccione) è stato assolutamente positivo. Pur protetto alla perfezione, lo smartphone resta utilizzabile in tutte le sue funzioni, dal touch screen (sebbene con qualche riflesso in più dato dalla copertura) alla fotocamera. La custodia è certificata IPx8 (fino a 20 metri di profondità), consente quindi di scattare foto sott’acqua. Non ho provato questa possibilità al mare, ma ho comunque voluto immergerla in acqua qualche minuto, con all’interno un foglio di carta (non ho usato come “cavia” il telefono da 700 euro…), che è rimasto perfettamente asciutto. Unica limitazione: i video girati con il Voyager Music "indossato" sono inevitabilmente senza audio, dato che il microfono rimane isolato.
Ovviamente, per utilizzare il telefono o ascoltare musica bisogna collegare le cuffie alla presa presente sul retro della custodia, dopo avere connesso allo smartphone il jack che si trova all'interno. In alternativa si può usare un auricolare bluetooth: in questo caso si può scegliere la versione "base" del Voyager, che non ha il connettore per la cuffia e costa 5 euro in meno, oltre a essere disponibile in vari colori e non solo in bianco. In entrambi i casi si tratta di una soluzione ideale per preservare non solo l'estetica ma anche l'efficienza dello smartphone al mare: lo smartphone è tornato da Riccione come nuovo, nonostante l'intenso utilizzo (soprattutto fotografico), anche in acqua.