Un "ghetto" per tutte le famiglie pericolose e per i cittadini che hanno comportamenti antisociali. E' già bufera per il progetto del sindaco di Amsterdam Eberhard Van der Laan, alla guida della capitale olandese da due anni e mezzo. Il primo cittadino ha intenzione di destinare circa un milione di euro per creare un nuovo quartiere in cui isolare le famiglie ritenute "pericolose".
Secondo il progetto di Van der Laan coloro che saranno colti in ripetute azioni ai danni della comunità (per esempio molestie, comportamenti offensivi anche nei confronti degli omosessuali) saranno costretti a lasciare le proprie abitazioni e a risiedere temporaneamente in un container. Un quartiere ad hoc, che è già stato rinominato il "villaggio dei dannati". Dal municipio di Amsterdam si difendono così: "Vogliamo difendere i nostri valori liberali. Ognuno deve poter essere ciò che si sente. E la società ha l’obbligo di proteggerlo".
Eppure non è la prima volta che il tema viene preso in considerazione nel dibattito pubblico olandese. Nel 2011 il leader della destra nazionalista Geert Wilders aveva proposto una simile ghettizzazione per i cittadini "indesiderati".
Il comune di Amsterdam ha cercato di parare i colpi sottlineando che la misura si rivolge a famiglie e non a singoli e chiarisce quali sono i comporatmeti che causeranno la punizione. "Non è per chi disturba il vicino tenendo troppo alto il volume dell’impianto stereo, ma per i soggetti estremamente violenti, gli autori di intimidazioni ricorrenti, casi di molestie ripetute".
LE SISTEMAZIONI PER I VIOLENTI - I container in cui saranno confinate per qualche tempo le famiglie "antisociali" sono locali dotati di doccia e cucina, simili a quelli in passato utilizzati da studenti fuori sede. Saranno distribuiti nelle aree industriali della capitale olandese e i loro ospiti saranno controllati dalle forze dell'ordine. Gli ospiti avranno continua assistenza di personale medico specializzato e assistenti sociali e dopo un massimo di sei mesi sarà loro assegnata una nuova abitazione permanente. Nel 2013 le prime dieci famiglie saranno trasferite nei nuovi quartieri, e in base al successo del progetto si deciderà come agire negli anni a venire.
Il Sociale