Mafia, buone pratiche nella gestione dei beni confiscati presentate a Perugia
“Beni confiscati alle mafie: il potere dei segni” è la pubblicazione curata dalla Fondazione Liberainformazione che è stata presentata oggi a Perugia nell’ambito dell’incontro “Lotta alle mafie e azioni sociali di solidarietà e partecipazione” promosso da Agenzia per le onlus, Liberainformazione, Comune di Perugia, Fondazione per il Sud, Iulm e Festival internazionale del giornalismo.
La pubblicazione, presentata nel capoluogo umbro da don Tonio Dell’Olio responsabile di Libera International, raccoglie le buone prassi nella gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata e destinati ad uso sociale. L’attenzione è in particolare rivolta all’impegno profuso da soggetti del terzo settore nel dare concreta applicazione alla L. 109/1996 “Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati”. Un ulteriore richiamo sul tema, dopo i ripetuti tentativi di snaturarne l’ossatura: è recente (13 novembre 2009) l’emendamento approvato con la Finanziaria che rimette in vendita i beni confiscati, sottraendoli alle esclusive finalità sociali e con il reale rischio che tornino in mano dei mafiosi. Per la prima volta una pubblicazione presenta, attraverso un'analisi concreta e reale, gli oltre cento esempi positivi di utilizzo di beni confiscati alle mafie con i quali le comunità locali hanno dato risposta alla domanda di legalità che la cittadinanza pone in territori afflitti dalla presenza di organizzazioni criminali. “Uno, dieci, cento passi di responsabilità che vogliono dimostrare che quando le istituzioni e la società civile si muovono con lo stesso passo è possibile liberarsi della opprimente presenza della criminalità” dicono i promotori di Liberainformazione.
Secondo gli ultimi dati dell'Agenzia del demanio, sono stati sequestrati alle mafie, fino a giugno 2009, quasi 9000 beni e oltre 1000 aziende per un totale di oltre 600 milioni di euro. Oggi a Perugia all’intervento di Dell’Olio è seguito quello di Angelo Agostini (Iulm, Libera università di lingue e comunicazione) che ha illustrato il progetto “per una produzione multimediale dedicata alle imprese che gestiscono beni confiscati alle mafie”, iniziativa anch’essa condivisa da Agenzia per le onlus, Iulm, Libera e Fondazione per il Sud. Al termine dell’incontro è seguita la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Perugia e il Comune di Lamezia Terme: un ulteriore segno di “rete” e dell’attenzione delle istituzioni per creare una nuova cultura della legalità.
In questi minuti ai giardini del Pincetto, sempre a Perugia, sta per essere piantato un ulivo per non dimenticare Peppino Impastato e i giornalisti uccisi per mano della mafia. Per l'occasione sarà anche scoperta una targa sempre in memoria di Peppino Impastato.



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