Coronavirus, deroghe alle restrizioni per chi è affetto da autismo?
Coronavirus e restrizioni/ Un piccolo gesto che sarebbe molto utile
Il tema è all'attenzione del sindaco di Milano Giuseppe Sala e anche il Governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato di possibili deroghe alle norme restrittive per contrastare il contagio da coronavirus. Il dramma nel dramma del Covid-19 è anche quello di tanti bambini e ragazzi affetti dal disturbo dello spettro autistico che sono spesso iperattivi e hanno un innato bisogno di muoversi all'aria aperta, di correre e di vedere la luce del sole, almeno per qualche ora la settimana. Per le famiglie che affrontano da sole queste problematiche - vista la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e la chiusura di quasi tutti i centri di terapia specializzati - sta diventando sempre più complicato gestire la situazione, soprattutto se da bilanciare con il telelavoro.
Spiegare a un bambino affetto da spettro autistico, che spesso fino ad età avanzata non parla, quanto sta accadendo è praticamente impossibile. Lui o lei vive la chiusura in casa 24 ore al giorno e l'assenza della socializzazione a scuola quasi come una punizione immotivata e ingiusta. E spesso il difficile percorso portato avanti da anni per aiutare bambini e ragazzi a superare almeno in parte le difficoltà rischia di venire compromesso dalle restrizioni, necessarie e assolutamente comprensibili, per arginare il contagio. Sarebbe forse il caso che le autorità locali e nazionali, dai comuni alle Regioni fino ai ministeri competenti, valutino deroghe specifiche per poter consentire passeggiate anche brevi all'aria aperta. Un piccolo gesto che sarebbe molto utile per chi soffre di un disturbo troppo spesso non capito, sottovalutato o addirittura deriso.
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