L’ultimo colpo, in ordine di tempo, lo sfratto dovuto alla morosità. E lei si è sentita ancora più umiliata perché incapace di far fronte alle spese dell’affitto a causa della mancanza di lavoro. Un lavoro che aveva perduto e provato a ricercare, ma invano.
E così, una donna di 41 anni di Venezia, residente nel sestiere di Castello, si è tolta la vita. Non senza avere spiegato le ragioni della sua drastica decisione in due bigliettini ha scritto due bigliettini alla madre. La donna si è impiccata e quando il cadavere è stato scoperto era già morta da ore.
Quando i pompieri hanno sfondato la porta, avvisati dalla sorella preoccupata perché non otteneva risposte al telefono, l'hanno trovata senza vita, appesa ad un cappio. Nei biglietti, datati 4 febbraio, spiegava alla madre l'origine dei suoi problemi, derivati dalla mancanza di lavoro. Dall'incapacità di riuscire a sistemare la propria vita dal punto di vista finanziario. Di non sentirsi realizzata, appagata.
La salma, è già stata messa a disposizione dei famigliari. La donna, probabilmente, aveva preso la sua decisione da giorni.