Immigrati, soccorsi due barconi. In salvo più di 100 bambini
Due imbarcazioni cariche di immigrati sono state soccorse a Sud di Capo Passero, l'estremita' meridionale della Sicilia, dopo essere state localizzate dall'elicottero di bordo della fregata "Grecale". I natanti erano in difficolta', e uno dei due rimorchiava l'altro che era in avaria, con proibitive condizioni del mare.
Gli uomini della Marina militare hanno distribuito salvagente ai passeggeri e quindi hanno proceduto al loro trasbordo sia sulla ""Grecale" sia sul pattugliatore "Foscari" fratanto intervenuto. Alle operazioni, continuate durante tutta la notte, hanno partecipato anche alcune navi mercantili. Tra i profughi, molte donne e oltre 100 bambini. Visto il peggioraramento delle condizioni del mare, si e' poi deciso di sospendere il trasbordo in attesa di un miglioramento. Le navi della Marina sono rimaste in prossimita' dei natanti per fornire assistenza.
Bagnasco, Ue non puo' tirarsi indietro - Davanti alle "sciagure e drammi" che si ripetono nel Mediterraneo, "rispetto ai quali nessuno puo' rimanere indifferente", per il cardinale Angelo Bagnasco "non basta l'indignazione occasionale". "Se l'Europa vuole presentarsi come 'casa comune', e non un insieme di interessi dove chi e' piu' forte prevale, non puo' tirarsi indietro e guardare infastidita", ha detto il presidente della Cei intervenuto in apertura della seconda giornata dei lavori della 66esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano
"Sotto i nostri sguardi - ha rilevato il cardinale Bagnasco - si consuma l'esodo di popoli che guardano a noi come alla terra promessa: pur di giungervi, non esitano a mettersi nelle mani di mercanti di morte". "Sappiamo - ha aggiunto - che le risposte immediate devono raccordarsi con interventi piu' articolati, che richiedono prospettive piu' ampie e risolutive". "Per questo - ha spiegato il cardinale presidente a nome dell'intero Episcopato italiano - non possiamo rinunciare a dire alla politica, specialmente alla politica europea, la sterilita' di polemiche che rimbalzano le responsabilita'". "Ricordiamo: nessuno - ha scandito Bagnasco - si salva da solo. Serve altro per accordare vita e dignita' a chi e' in fuga dalla fame, dalla guerra, da regimi che soffocano la liberta' politica, religiosa e ogni prospettiva di futuro". "La nostra gente - ha sottolineato il cardinale - lo sa e risponde con la generosita' del cuore: penso a tante realta' diocesane, cresciute negli anni, impegnate quotidianamente sul fronte dell'accoglienza, dell'assistenza, della tutela dei cittadini stranieri, della loro dignita' e sicurezza". Un'accoglienza che Bagnasco ha descritto come "semplice e cordiale, fatta di gesti concreti, che grazie alla rete delle parrocchie, delle caritas diocesane, di Migrantes, di tante associazioni, intesse l'ordito di una presenza capillare sul territorio, cui s' accompagna anche un processo culturale, capace di evitare sia le semplificazioni che le paure ingiustificate". "Entrambe - ha concluso l'arcivescovo di Genova - sono forme di discriminazione".