Discriminata in albergo perché non vedente. Nicoletta Ditadi, una signora cieca di Mirano, in provincia di Venezia, ha presentato una denuncia ai carabinieri per il comportamento avuto dai gestori di un hotel di Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese. Gli albergatori hanno infatti chiesto alla donna non vedente di pagare una sovrattassa per il cane guida che avrebbe dovuto accompagnarla e di fare colazione in una stanza separata dagli altri clienti.
IL RIFIUTO – Del caso parla il Corriere delle Alpi. L’odissea di Nicoletta comincia in rete. Sul sito web 'Groupon' decide insieme al marito di prenotare una vacanza al Monaco Sport Hotel di S. Stefano di Cadore, nel bellunese. L’offerta è di quelle da non lasciarsi scappare: tre giorni in una delle vallate più belle delle Dolomiti, che Nicoletta non può vedere, ma apprezzare in tutta la loro pace e tranquillità. Prima ancora di scegliere la data del soggiorno la donna prenota, poi contatta telefonicamente l’albergo per comunicare le proprie esigenze. "Volevo spiegare che, in quanto non vedente, ero accompagnata da uncane guida".
Poi sorgono i problemi: "Mi hanno comunicato che a causa della presenza del cane avrei dovuto pagare una sovrattassa di 9 euro al giorno", spiega Nicoletta, "sono rimasta stupita. Mio marito ha voluto capire, ha richiamato l’albergo e ha chiesto di parlare col direttore. Siamo riusciti a sentirlo solo dopo molte insistenze".
Il direttore conferma alla coppia la regola del Monaco Sport: col cane al seguito è richiesta una maggiorazione del prezzo per le spese straordinarie di pulizia in camera. Ma non è tutto: "Ci è stato anche confermato che se avessimo voluto usufruire del servizio di ristorazione, essendo compresa nell’offerta anche la prima colazione, saremo stati collocati in una saletta a parte, perché la presenza di Lara poteva non essere gradita agli altri ospiti".
"IO, TRATTATA COME UN’APPESTATA" – Nicoletta racconta di essersi sentita come "un'appestata" e ricorda anche di aver ricevuto un trattamento ottimo in altre occasioni, in altre strutture. Dopo la denuncia, presentata il 31 dicembre ai carabinieri di Mirano, sono arrivate le scuse degli albergatori e del direttore, che, secondo quanto riferito, non sapeva della normativa che prevede la gratuità del cane che accompaga un cieco. Hanno chiesto scusa alla donna non vedente e le hanno offerto un soggiorno gratis in cambio del ritiro della denuncia. "Posso anche ritirare la denuncia ma non andrò mai in quell’albergo", ha risposto Nicoletta.