Sinodo: "Sui divorziati servono scelte coraggiose". I gay? "Hanno tanto da offrire"
Al via la seconda settimana del sinodo sulla famiglia con una relazione che dà conto delle divisioni sull'ipotesi di apertura ai divorziati risposati. Papa Francesco ha annunciato già il tema dell'assemblea 2015: "La famiglia nel mondo contemporaneo".
"Le persone omosessuali hanno doti e qualita' da offrire alla comunita' cristiana". Lo riconosce la "Relatio antedisceptationem' del Sinodo, cioe' il documento intermedio che dopo il dibattito preparara quello finale, del quale rappresenta di fatto la bozza che sara' discussa nei "circoli minori". "Siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternita' nelle nostre comunita'?", si chiedono i vescovi che sottolineano com i gay "spesso desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro". Il problema aperto resta pero' se "le nostre comunita' sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?".
"La questione omosessuale - afferma dunque il documento intermedio del Sinodo - ci interpella in una seria riflessione su come elaborare cammini realistici di crescita affettiva e di maturita' umana ed evangelica integrando la dimensione sessuale: si presenta quindi come un'importante sfida educativa. La Chiesa peraltro afferma che le unioni fra persone dello stesso sesso non possono essere equiparate al matrimonio fra uomo e donna". Secondo il Sinodo, "non e' nemmeno accettabile che si vogliano esercitare pressioni sull'atteggiamento dei pastori o che organismi internazionali condizionino aiuti finanziari all'introduzione di normative ispirate all'ideologia del gender".
"Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto - si legga nella 'Relatio' - che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partners". Inoltre, "la Chiesa ha attenzione speciale verso i bambini che vivono con coppie dello stesso sesso, ribadendo che al primo posto vanno messi sempre le esigenze e i diritti dei piccoli".