Il leghista Speroni ad Affaritaliani.it: "Clandestini morti? Colpa di Letta"

BORGHEZIO (LEGA) AD AFFARITALIANI.IT: PRENDERE A CANNONATE LE NAVI - "L'uso delle cosiddette 'navi-madri' per veicolare più efficacemente i barconi dei clandestini in prossimità delle acque territoriali italiane schiaccia l'Europa vile ed omertosa contro il muro delle sue responsabilità. Delle due l'una: o l'Europa decide di reagire con la forza (militare) dei cannoni contro questi veri e propri atti di pirateria dei trafficanti di carne umana oppure deve farlo, vincendo la naturale predisposizione alla inattività, il governo Letta". Lo afferma ad Affaritaliani.it Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord. "Chi non si schiererà su questa posizione - superando le ipocrisie buoniste del duo Boldrini-Kyenge - sarà da considerare, quantomeno moralmente, complice dei trafficanti e corresponsabile delle morti in mare". "E' molto significativo il silenzio e l'assoluta inerzia di personaggi anche di livello istituzionale, come quelli citati, sulla necessità di adottare misure necessariamente forti contro chi favorisce il mercato dei clandestini, che certo la predicazione dell'accoglienza per tutti non scoraggia né intralcia". |
"La responsabilità principale dei clandestini morti in mare è dei trafficanti, ma indirettamente è anche del premier Enrico Letta e degli altri ministri, compresi quelli che dicono va cambiata la legge Bossi-Fini". Lo afferma ad Affaritaliani.it Francesco Speroni, capodelegazione della Lega Nord al Parlamento europeo. "L'idea diffusa è che l'illegalità è consentita nel nostro Paese. Le posizioni di certe forze politiche al governo, penso ovviamente al Pd, fanno trapelare l'idea che basti imbarcarsi e poi qualcuno provvederà. Il Pdl è quantomeno acquiescente".
Perché i clandestini continuano a venire in Italia?
"Le persone che stanno male nel mondo sono oltre due miliardi. Certo, non tutti quelli che vivono in una situazione di disagio pigliano e vanno sulle carrette o sui gommoni, però...".
Dica...
"In Italia c'è qualcuno che li spinge a farlo. L'idea diffusa è che l'illegalità è consentita nel nostro Paese, mentre ad esempio Malta ha tutto un altro atteggiamento".
Di chi è la colpa degli sbarchi?
"Le posizioni di certe forze politiche al governo, penso ovviamente al Pd, fanno trapelare l'idea che basti imbarcarsi e poi qualcuno provvederà. Il Pdl è quantomeno acquiescente".
E che cosa pensa dei morti?
"Certamente la responsabilità principale dei clandestini morti in mare è dei trafficanti, ma indirettamente è anche del premier Enrico Letta e degli altri ministri, compresi quelli che dicono va cambiata la legge Bossi-Fini".
Che cosa bisognerebbe fare?
"Non è detto che vadano mandati a casa loro ma allontanati dall'Italia, poi possono anche andare in Svizzera. Chissenefrega. Quello che ci interessa è che vadano fuori dall'Italia".
Ma così non è...
"Il governo ha cacciato in maniera indegna la kazaka, se facessero così con gli altri avremmo risolto il problema. La kazaka aveva un documento di dubbia regolarità ma almeno ce l'aveva. I clandestini non hanno niente e stanno in Italia. Non solo, andiamo a pigliarceli in mezzo al mare visto che Malta non li vuole".