Un giovane apprendista su quattro getta la spugna prima di arrivare al termine del suo ciclo di formazione. La Welt cita l'allarmante dato reso noto nel rapporto dell'Istituto federale per la formazione professionale (Bibb), dal quale emerge che nel 2011 il 24,4% degli apprendisti ha rotto il contratto di formazione, la percentuale piu' alta dal giorno della riunificazione tedesca.
In totale sono stati 150mila i contratti di formazione che non sono arrivati al loro termine a causa della rescissione voluta dai giovani apprendisti. Le percentuali più elevate dei renitenti all'apprendimento di un mestiere si sono registrate a Berlino e nel land orientale del Meclemburgo, con la rottura di un contratto su tre, mentre la quota più bassa (20%) si è avuta in Baviera e nel Baden-Wuerttemberg. I
n media un apprendista cuoco su due ed uno delle aziende di traslochi ha interrotto prematuramente la sua formazione, mentre nel settore impiegatizio, nel campo dell'elettronica, in quello bancario ed in quello forestale il 90% degli apprendisti arriva a mettersi in tasca il relativo diploma professionale. I
l fenomeno ha rilevanti conseguenze economiche anche per le aziende, che a causa dell'interruzione della formazione da parte di molti apprendisti perdono ogni anno complessivamente 580 milioni di euro.
Sulle ragioni del fenomeno il presidente dell'Associazione delle Camere di Industria e Commercio (Dihk), Hans Heinrich Driftmann, ha formulato l'ipotesi che si tratti spesso di "una scelta sbagliata della professione o di incomprensioni tra l'addestratore e l'apprendista".