Unioni gay come le nozze. Arriva la legge voluta da Renzi
Matteo Renzi torna a parlare di unioni civili: ci metteremo mano dopo l’estate. Il modello a cui si ispira questo nuovo progetto governativo è la “civil partnership” di stampo anglosassone e presa a modello in molti paesi europei. L'unica vera differenza con il matrimonio delle coppie eterosessuali sarà la possibilità di adottare: nelle unioni tra persone dello stesso sesso, infatti, non verrà consentita l’adozione di bambini. Anche se si vorrebbe introdurre la “stepchild adoption”, ovvero la possibilità di adottare i figli del proprio compagno o compagna.
"Se qualcuno nel centrodestra vuole una nuova guerra di religione sulle unioni civili, non trovera' alcuna sponda. Il riconoscimento dei diritti per le coppie gay e' un provvedimento di civilta' giuridica che ci avvicina all'Europa. La recente sentenza della Corte Costituzionale questa volta trovera' piena attuazione". E' quanto afferma il senatore renziano Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione Cultura e primo firmatario insieme alle colleghe Cantini e De Monte del ddl che istituisce le unioni civili e la stepchild adoption. "Il premier Renzi ha sgombrato il campo da qualsiasi polemica - prosegue Marcucci - le unioni civili si faranno in settembre, partendo dai testi presentati nella commissione Giustizia di Palazzo Madama. Sara' una legge che terra' conto delle sensibilita' di tutti, che non riconoscera' il matrimonio ma che colmera' un vuoto legislativo ormai insopportabile. Ai vari Malan e Giovanardi, ricordo che la Consulta chiede al Parlamento una legge che preveda una forma di convivenza ufficiale per le coppie dello stesso sesso", conclude Marcucci.