Quirinale/ Silvio furioso, bufera sul renziano Verdini. E Alfano...
"Se le cose vanno male, alla fine qualcuno la pagherà cara. Molto cara". Lo ha detto un Silvio Berlusconi furioso durante la riunione con i grandi elettori di Forza Italia, dopo che Matteo Renzi ha deciso di candidare Sergio Mattarella nonostante il veto dell'ex Cavaliere. Il leader azzurro ha parlato prima di un "altolà al Patto del Nazareno" e poi ha detto chiaramente che quel patto "non c'è più", anche se ha ricordato di essere responsabile e quindi l'Italicum e le riforme istituzionali non dovrebbe essere a rischio. Ma il condizionale è più che d'obbligo. Vedremo nelle prossime settimane.
Si apre ora una resa dei conti all'interno di Forza Italia. Il sospetto di Berlusconi è che aver seguito la linea di Denis Verdini, ovvero arrivare all'elezione del Capo dello Stato con la legge elettorale approvata in Senato (come voleva Palazzo Chigi), sia stato un grande errore. In sostanza, Fi avrebbe concesso troppo al premier e al Pd, arrivando senza nessuna arma alla decisione sul Colle. E quindi - si mormora tra i berlusconiani - forse aveva ragione Raffele Fitto e non era il caso di svenarsi e di consegnarsi di fatto a Renzi.
C'è poi un altro sospetto che aleggia in casa Forza Italia. Vuoi vedere che sta per consumarsi il secondo tradimento di Alfano? Il ministro dell'Interno ufficialmente è critico nei confronti della scelta del Pd di candidare Mattarella (con toni però molto più morbidi e meno battaglieri di quelli del leader azzurro), ma potrebbe anche decidere prima del quarto scrutinio di cambiare idea, votando quindi Mattarella, e di lasciare solo Berlusconi. Che in caso di elezione del giudice costituzionale avrebbe perso su tutta la linea. L'ex Cav si sarebbe appiattito su Renzi, crollando nei sondaggi a vantaggio della Lega di Salvini, per poi trovarsi isolato e in un angolo. Per questo Verdini finisce sul banco degli imputati, Fitto torna in auge e su Alfano grossi grossi punti interrogativi...