Guerra per bande e resa dei conti. In Aula il funerale di Forza Italia
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
I numeri parlano chiaro. Circa quaranta grandi elettori di Forza Italia hanno disatteso (o meglio, tradito) le indicazioni dell'ex Cavaliere, nonostante Berlusconi avesse piazzato delle vedette vicino alle urne per cronometrare i parlamentari, e hanno votato Sergio Mattarella. In Aula alla Camera è andata in scena la plastica dimostrazione di un partito ormai allo sbando. Due terzi dei grandi elettori azzurri si sono alzati e hanno applaudito l'elezione del nuovo Presidente, mentre gli altri sono rimasti seduti senza battere le mani. Alcuni parlamentari di Fi hanno avvicinato i colleghi della Lega confidando loro: "Ormai siamo finiti. Veniamo con voi". Altri azzurri hanno chiaramente raccontato di aver votato Mattarella e ora vorrebbero ricucire con Renzi. I berlusconiani non sanno bene cosa fare. Alcuni dei fedelissimi avrebbero voluto uscire dall'Aula, proprio per evitare i tradimenti con la scheda bianca. E invece l'ex premier ha di nuovo tracheggiato e ha scelto una via di mezzo che spaccato ulteriormente il partito. L'impressione a Montecitorio è che ormai sia una guerra per bande e che sia in atto una vera e propria resa dei conti. Una resa dei conti che questa volta non si limiterà ai siluri di Fitto ma che potrebbe travolgere non solo i capigruppo e Giovanni Toti ma anche lo stesso Berlusconi. Nell'emiciclo della Camera sembra che si sia consumato il funerale di Forza Italia.