Colle, 50-60 franchi tiratori? Se salta Mattarella, voto in primavera
Il premier ostenta sicurezza, sia in pubblico sia in privato. "Berlusconi e Alfano facciano quello che vogliono. Io ho i numeri e sabato mattina eleggiamo Mattarella", diceva giovedì l'ex sindaco di Firenze ai suoi collaboratori a Palazzo Chigi dopo la prima, ininfluente, giornata di votazioni in Parlamento. Renzi tira dritto, forte della ritrovata unità con la sinistra dem.
Ma tra i renziani della cerchia ristretta la certezza è meno granitica. Senza il soccorso di Fi è Ncd i numeri sono risicati. E c'è chi, a microfono spento, afferma: "Nel 2013 gli applausi per Prodi all'assemblea dei grandi elettori Pd erano stati superiori a quelli di oggi per Mattarella. E sappiamo come finì due anni fa....". Insomma, qualche timore c'è. E se alla fine qualche settore del Pd (dalemiani, civatiani e non solo) decidesse di dare una lezione al premier per tutti gli schiaffi subito in questi mesi? Difficile. Ma possibile.
Tanto che al Nazareno c'è chi scommette su 50-60 franchi tiratori. Se così fosse il quarto scrutinio sarebbe davvero al cardiopalma. E' evidente che la bocciatura di Mattarella sarebbe un terremoto per Renzi. Un colpo durissimo che - spiegano parlamentari dem - porterebbe il premier a chiedere le elezioni anticipate in primavera, magari con un governo istituzionale che gestisca l'ordinaria amministrazione fino alla urne e lasciando Grasso al Colle. Se si riesce ad approvare in tempo la riforma elettorale, al voto con l'Italicum (che ovviamente in questo caso straordinario varrebbe anche per il Senato) altrimenti elezioni con il Consultellum nella speranza che il PD superi il 40% come alle Europee per poi trovare in Parlamenti un'alleanza o con Sel o con il centro. O con Berlusconi rispolverando il Patto del Nazareno.