
Due goal importanti, non solo per SuperMario Balotelli, ma anche per Silvio Berlusconi, impegnato in una rimonta, elettorale, nel tentativo di raggiungere Monti e Bersani, più difficile di quella della squadra rossonera ai vertici della classifica del campionato.
Non è la prima volta che pallone e politica vanno a braccetto. I meno giovani ricorderanno il mitico, e pmolto amato dai partenopei, don Achille Lauro, Sindaco e Presidentissimo del Napoli di Jepsson degli anni 50.
E il grande nemico di Boniperti, Dino Viola, venne catapultato dagli entusiasti tifosi giallorossi, guidati da Andreotti, al Senato, sull'onda della vittoria del secondo scudetto della Roma di Liedholm e Falcao.
Stavolta, tuttavia, a favorire l'esordio con il botto dell'ex bomber del Manchester City ha contribuito Valeri, regalando agli Allegris'boys un rigore inesistente. Difficile smentire il patron dell'Udinese, Pozzo, che ha parlato di "arbitro tecnicamente inadeguato".
Guardacaso, è la stessa, graffiante espressione, con la quale Massimo D'Alema bocciò Achille Occhetto, segretario del PDS nel 1994, reduce da una pesante sconfitta con Silvio Berlusconi, ancora e sempre lui... Il Cavaliere, da pochi mesi, era disceso, o salito, direbbe Mario- Monti, non Balotelli...- in campo per sfidare la gioiosa, ma perdente, "macchina da guerra" dei progressisti.
E quella sconfitta fu fatale a Occhetto. A lui ,al vertice dell'ex "partitone rosso", subentrò proprio il suo nemico, il caustico D'Alema.
Pietro Mancini