Calcio femminile le italiane fanno sognare gli USA
di @GiuliaDiCamillo
Nei pressi di Seattle, quel team dal nome Fc Tacoma 253, fondato dal Gruppo OSA, ha da poco terminato il suo percorso nella stagione 2014-2015 di Women's Premier Soccer League.
La Northwest Conference (fase iniziale del Campionato dove solo la prima della classe effettua il passaggio del turno), composta da 6 club di assoluto livello, ha visto le gialloblù arrivare seconde subito dopo l'Issaquah. Quest'ultimo meritatamente in testa alla classifica con 23 punti, ben 5 in più rispetto al "nostro" Tacoma.
Federica Laddaga, Alia Guagni, Carmela Anaclerio, Deborah Salvatori Rinaldi, Francesca Durante, Francesca Vitale, Giorgia Casula e Margherita Corsico. Queste le 8 italiane che con passione e determinazione, unite alle giocatrici di "casa", sono scese in campo per incantare e vincere dall'altra parte del mondo. Quel posto dove il calcio femminile conta. E vince anche i Mondiali facendo sognare milioni di persone. Tifosi a stelle e strisce e non.
Il Tacoma non ha vinto. Nessun trofeo. Nessuna medaglia. Ma quanto ha sognato. Tantissimo. E soprattutto ha incantato tutti con un gioco pazzesco, dove l'unica pecca è stata la concretezza. Troppo importante nel calcio per essere trascurata. E anche se nelle ultime gare, la delusione ha vinto sulla soddisfazione, poco importa. Il calcio è bello perché, spesso, puoi riprovarci. E se non ci sarai tu, ci sarà qualcun'altro che giocherà e vincerà per te. Esulterà. E in quella vittoria non mancherai. Perché il vero successo si costruisce su tante antecedenti sconfitte. E chi ci mette il cuore, lascia sempre la propria impronta. Sconfitta solo all'apparenza.
Il Presidente Giuseppe Pezzano non è deluso. Crede nel Gruppo OSA, sempre solido fin dalla nascita. Sorride. Punta sul suo Tacoma. Nell'evoluzione che anno dopo anno ha fatto e continua a fare. In campo e fuori. Con i media. Con Giulia Di Camillo, calciatrice e giornalista, dal maggio scorso nuova communication manager per l'Italia. Ha scritto infiniti articoli. Ha raccontato le indimenticabili vittorie e le ancora un po' amare sconfitte. Ha portato gli italiani direttamente a Seattle. Tra sogno e realtà. Consapevole che forse un giorno anche lei correrà per quella maglia. Tanto amata dalle veterane Guagni, Anaclerio e Rinaldi. Tre gioielli preziosi ormai legati indissolubilmente agli USA.
E mentre nell'Italia del calcio in rosa si scatena il calciomercato, le luci dello StarFire Sports Complex si spengono. Gli spogliatoi si svuotano e i cancelli si chiudono. Perché adesso è il momento della pausa. Il riposo del guerriero. Anzi, delle guerriere.