Cristiano Ronaldo, compleanno al veleno. Mendes: "Era distrutto"
Quattro sberle prese dall'Atletico Madrid hanno avvelenato il week end dei tifosi targati Real (per non parlare di Florentino Perez furioso con tutti per lo smacco). Poi i supporter in blanco si sono infuriati quando hanno visto i loro idoli al 30esimo compleanno di Cristiano Ronaldo nell’esclusivo ristorante Zalacain (assenti però Iker Casillas e Sergio Ramos, che secondo Marca avrebbero preferito evitare dato il ko preso dai cugini). Una festa giudicata da molti supporter e addetti ai lavori inopportuna. Nel mirino anche James, Khedira, Pepe e Modric "Cristiano festeggia il suo compleanno nonostante il naufragio", ha titolato il diario madrileno AS. "Era preparata da un mese, ma lui era distrutto. Non potevamo cancellarla, avremmo mancato di rispetto a tutti gli invitati", ha detto il suo procuratore Jorge Mendes.
"Ronaldo era arrabbiato Qualsiasi giocatore sarebbe arrabbiato quando perde, soprattutto uno come lui che è un grande professionista. È inaccettabile che qualcuno approfitti di una cosa privata per diffondere dei video - ha continuato -. Ronaldo era distrutto dopo la sconfitta e la gente è stata lì due ore a cercare di tirargli su il morale". E sottolinea: "È davvero difficile essere Cristiano. Nella vita ci sono momenti buoni e altri in cui le cose non vanno altrettanto bene. Il problema è che Cristiano ha abituato male la gente perché nel 99 per cento delle volte fa benissimo. Decide le partite, fa tutto, ma appena vive un momento non buonissimo, la gente dovrebbe stare al suo fianco perché stiamo parlando del miglior giocatore del mondo. In questi anni Cristiano è stato un esempio per tutti e continuerà a esserlo".
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