
Si e' parlato soprattutto di ciclismo nel corso del Media Symposium organizzato a Londra dalla Wada, l'agenzia mondiale per la lotta antidoping, senza tuttavia alcun riferimento alle recenti indiscrezioni che hanno tirato in ballo Mario Cipollini. Stesso dicasi per le dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore da Ivan Basso in teleconferenza dal ritiro di Tenerife. Come ampiamente previsto, l'attenzione si e' invece concentrata su Lance Armstrong, in particolare sulla possibilita' che le sanzioni a suo carico possano essere ridotte qualora l'ex ciclista texano decidesse di collaborare con i tribunali sportivi di competenza. Non e' mancato l'argomento calcio, con particolare riferimento alle sollecitazioni di Arsene Wenger, tecnico dell'Arsenal, che ha invocato la necessita' di maggiori controlli. "A mio parere nel calcio non vengono effettuati abbastanza controlli sull'Epo - ha sottolineato Fahey - da parte nostra vorremmo incoraggiare questa disciplina a fare di piu', non solo a livello quantitativo di test, ma anche in una prospettiva di intelligence. Il passaporto biologico, nel ciclismo come nel calcio, e' a nostro parere lo strumento da considerarsi piu' efficace per la lotta al doping".