
ANDREA AGNELLI: "BUFFON HA RINNOVATO AL 2015, MA PORTE APERTE PER ANDARE OLTRE. MERITA IL PALLONE D'ORO"
A Torino si celebra il rinnovo di Gigi Buffon. Come aveva preannunciato il suo procuratore, Silvano Martina, nelle scorse ore, non è di durata lunghissima, ma resta comunque significativo. Il numero uno della Juventus firma sino al 30 giugno 2015. A quel punto avrà raggiunto la sua quattordicesima stagione con la Signora e il 37° anno d'età. Le presenze? Siamo già oggi a quota 423, quindi si punta ad abbattere il muro delle 500. E chissà, magari, fatte due somme, poi si potrà pensare ai 40 anni da festeggiare nel ritiro di Vinovo...
Intanto Andrea Agnelli sottolinea: "Si è legato a noi per altri due anni, quindi il suo contratto scadrà nel giugno del 2015 e lo porterà alla sua 14esima stagione in bianconero. Credo non abbia bisogno di aggiungere storia alla storia che ha già scritto per la Juventus, in quanto fa già parte di quello che potrei definire il gotha dei grandissimi che hanno indossato la maglia della Juventus. Ma ha dimostrato la volontà, la ferma volontà, di voler proseguire in questo percorso. E siamo perfettamente consapevoli, perchè con me è stato sufficiente uno sguardo qualche mese fa per prolungare questo contratto. Lui sa già che starà a lui, in base a quelle che sono le sue motivazioni, come ha sempre onestamente e intellettualmente detto... sono le motivazioni che fanno la differenza. Lui oggi di motivazioni ne ha ed è per quello che ci sono ancora due anni. Se in futuro ci riserverà un'altra pagina, sono le motivazioni di Gigi.... perchè sa che la Juventus è casa sua e fino a quando avrà le motivazioni, fino a quando si dimostrerà il campione che è oggi, sia in campo che fuori dal campo, lui sa che troverà le porte della Juventus sempre aperte". E il presidente della Juventus lancia Buffon per un Pallone d'Oro prima che la sua carriera giunga al termine: "Qual è il riconoscimento individuale che Gigi non ha ancora ricevuto? E mi è passato per le mani il Pallone d'Oro. Quindi abbiamo guardato un po' cos'è la storia del Pallone dOro e ci sono dei dati statistici che fanno abbastanza riflettere: se noi guardiamo dal 1978 al 2007, quindi nell'arco di 30 anni, 17 volte il riconoscimento di miglior giocatore europeo è finito in Italia. Mai, come negli ultimi cinque anni, è stato così distante dall'Italia, per cinque anni consecutivi. Quando guardo la storia di questo straordinario premio, che è un premio individuale un solo portiere ha avuto l'onore di sollevarlo, che è Yashin e credo che a me e a Gigi ricordi qualche mito d'infazia"
Poi aggiunge: "Potrei scorrere in rassegna alcuni dei numeri che hanno fatto di Gigi Buffon secondo l'Istituto di Ricerca e Statistica il miglior portiere degli ultimi 25 anni, ma nell'incominciare terminerei tra molto tempo. Quindi mi piace ricordare i cinque Scudetti che ha vinto sul campo, la Coppa del Mondo, che forse è il sogno di tutti i bambini quando si immaginano a calcare grandi palcoscenici; alzare quella Coppa deve essere qualcosa di estremamente unica come emozione. Ma ciò che contraddistingue Gigi non sono tanto i suoi numeri che parlano per sè, ma la sua personalità, la sua onestà e la sua capacità di essere leader"

BUFFON, NON C'ERA SPAZIO PER OFFERTE DI ALTRI CLUB. VOGLIO VINCERE LA CHAMPIONS - "Non c'e' stata nessuna offerta da parte di altri club, perche' non c'era spazio per far si' che ci arrivassero". Cosi' Gianluigi Buffon nel corso della conferenza stampa dell'annuncio del suo rinnovo fino al 2015 con la Juventus. "Del mio primo giorno alla Juve ho un ricordo ancora molto nitido, la cosa che mi turbo' fu il fatto che catapultato da una realta' provinciale come quella di Parma, alla quale ancora devo riconoscenza, il mio primo timore era quello di capire se fossi inadeguato a questo tipo di calcio; e' stato il mio primo punto interrogativo che mi sono posto e che mi incuteva un po' di timore", ha ricordato Buffon.
"Ho vinto tanto - dice il portiere - ma vorrei vincere tutto quello che non ho vinto, quindi spero di alzare i trofei che non ho ancora alzato, come la Champions League". "Se si dovesse riuscire a vincere la Champions si aprirebbe un'altra spirale con altri trofei da poter conseguire successivamente", spiega Buffon riferendosi al Mondiale per club. "Per quel che riguarda la dimensione europea, credo che la Juve abbia dimostrato sul campo e con i fatti che e' tornata competitiva. La cosa piu' importante - dice Buffon parlando ancora della Champions League - e' potersi giocare la partita o la qualificazione alla pari con tutti, poi il dettaglio, la fortuna o la sfortuna, possono determinare il risultato". Buffon dice la sua anche sui portieri del futuro. "Abbiamo una generazione molto florida, ce ne sono tanti di portieri interessanti e tutti veramente molto bravi, fare un nome mi sembrerebbe ingeneroso. Ho avuto la fortuna di allenarmi con Leali e magari fra una decina d'anni potro' dire che si allenava con me e che l'ho tenuto a battesimo, ha le potenzialita' per scrivere la storia di questo ruolo. E' anche vero che quest'anno in A c'e' un portiere come Perin che sta facendo cose eccezionali, il movimento si e' rigenerato dopo anni difficili".
AGNELLI "REPLICA A PULVIRENTI? DOPO RICORDO AVVOCATO NO" - "Dopo il ricordo dell'Avvocato? No...". Andrea Agnelli, che in occasione della conferenza stampa per il rinnovo di Buffon ha ricordato lo zio
Gianni di cui in queste ore e' il decimo anniversario dalla scomparsa (24 gennaio 2003), replica cosi' a chi gli chiedeva fra le righe una replica a Pulvirenti. Il presidente del Catania, in merito alle polemiche sull'elezione di Beretta in Lega, nei giorni scorsi, aveva definito Agnelli "una zitella isterica in crisi di astinenza".
Il resto del mercato: schiarite su Lisandro Lopez e Doria
Drogba è un enigma tra resistenze cinesi e ritorni di fiamma rossoneri, il nome di Lisandro Lopez invece porta schiarite in ottica juventina: la dirigenza di Corso Galileo Ferraris ancora sta provando a convincere il patron del Lione, Aulas, a cedere in prestito il 29enne attaccante argentino. Il numero uno del club francese potrebbe anche accettare, a patto che venissero inserite clausole in grado di portare all'obbligo di riscatto nel mese di luglio.
Una situazione su cui la società campione d'Italia medita, anche perché in queste ore Enrico Preziosi ha ribadito per l'ennesima volta l'inamovibilità dei suoi due attaccanti nel mercato di gennaio: "La Juventus sa che Ciro Immobile non si muove, così come Borriello. Non abbiamo tempo per cercare altre punte. Per quest'anno ne abbiamo già abbastanza. Entrambi resteranno qui fino al termine della stagione". Parole che erano già state pronunciate la scorsa settimana, ma, con l'avvicinarsi del 31 gennaio, diventano giorno dopo giorno più pesanti. Il presidente del Genoa ha pure ammesso che è sfumata la trattativa per il 27enne svizzero Ziegler (in prestito al Lokomotiv Mosca dalla Juve): "Delneri è andato via e nel suo ruolo siamo coperti con altri giocatori".
Dal Brasile nel frattempo giurano che c'è stata un'accelerata di Beppe Marotta per il 18enne talento difensivo brasiliano Doria. Il periodico Futnet riferisce di un innalzamento dell'offerta complessiva, passata da 5 a 8 milioni. I contatti con l'entourage del centrale sudamericano e col Botafogo sono in corso da qualche settimana. Come spesso accade con giocatori brasiliani o argentini però il cloub di appartenenza detiene solo una parte del cartellino (in questo caso il 40% del cartellino), mentre una larga parte è in mano a società (nel caso la BMG) e investitori vari. La Juve resta comunque ottimista di chiudere positivamente l'affare per quello che viene considerato un potenziale erede di Giorgio Chiellini.