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Juventus affonda col Benfica tra i fischi. Allegri: "Non mi sento a rischio"
Massimiliano Allegri (Lapresse)

Juventus ko con il Benfica. Lo Stadium fischia e la qualificazione agli ottavi di Champions League si complica

Notte di Champions League da incubo per la Juventus che cade in casa 2-1 rimontata dal Benfica: Milik illude i bianconeri dopo 4', Joao Mario e Neres ribaltano la partita. La squadra allenata da Massimiliano Allegri esce tra i fischi dello Stadium e resta ferma a zero punti dopo due giornate. Qualificazione agli ottavi che si fa complicata in un girone che vede Juve e Maccabi Haifa a zero punti, Mentre Benfica e Psg comandano a sei punti. La doppia sfida (la prima a Torino il 5 ottobre, poi l'11 quella in trasferta) contro gli israeliani sarà decisiva: servono due vittorie per rilanciare le chance di passare il turno.

Juventus-Benfica 1-2, Allegri: "Non mi sento a rischio. Zitti e lavorare"

"Non mi sento a rischio". Così l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la sconfitta casalinga per 2-1 contro il Benfica nella seconda giornata di Champions. A fine partita squadra e allenatore sono stati fischiati. "In questo momento c'è solo una cosa da fare: stare zitti e lavorare".

Juventus, Allegri: "Bisogna uscirne da squadra, con grande personalità"

 "Il calcio è difficile da spiegare, dopo il 2-1 la partita è finita, abbiamo rischiato il 3-1 e 4-1. Abbiamo avuto un'occasione alla fine, ma la prestazione sarebbe stata la stessa. E' inutile parlare e dare spiegazioni, in questo momento c'è solo da star zitti e lavorare e pensare alla prossima partita", le parole di Massimiliano Allegri che commenta la sconfitta della Juventus per 2-1 contro il Benfica a Torino nella seconda giornata del Gruppo H di Champions League. "Ho già detto alla squadra che questi momenti nel calcio capitano, sono capitati e capiteranno. Bisogna uscirne da squadra, con grande personalità da parte di ognuno di noi. Domenica abbiamo una partita difficile in campionato, poi penseremo alla Coppa. In coppa non tutto è perduto anche se è complicato". Sulla prestazione del gruppo, "Non ho nulla da criticare alla squadra perché capisco il momento di difficoltà a livello psicologico - ha aggiunto l'allenatore livornese -. Abbiamo subito delle condizioni psicologiche e non è facile nel giro di quattro giorni. La squadra aveva reagito, ma in questo momento concedere il rigore a un minuto dalla fine cambia la partita".  È sicuramente il momento più difficile del tecnico da quando è alla Juventus: "E' la prima volta che la mia squadra perde in Champions due volte, non era mai successo ma è successo", si è limitato a dire e poi ha concluso: "Bisogna essere preoccupati però non bisogna tanto pensare, ma lavorare e fare". 

Juventus, Allegri: "Dopo il 2-1 del Benfica gara finita, crollati psicologicamente. Fischi finali? Giusti. Champions? Non tutto è compromesso"

"In questi momenti ci sono poche spiegazioni da dare, la partita dopo il 2-1 era finita. La gara era in mano loro, a livello psicologico eravamo crollati", le parole del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri in conferenza stampa dopo la sconfitta per 2-1 con il Benfica in Champions League. "Il calcio fortunatamente dà sempre la possibilità di poter fare cose nuove, ora abbiamo un'altra partita importante". "I fischi finali sono giusti, abbiamo perso in casa. Il pubblico è stato molto bravo perché ci ha sostenuto fino alla fine. Da questa situazione bisogna sollevarsi, lo possiamo fare solo con il lavoro. Se ho avuto un confronto con la dirigenza nel post partita? No, assolutamente". "E' la prima volta in dieci anni che si perdono le prime due gare di Champions: il percorso e' complicato, ma non e' tutto compromesso".

Juventus, Bonucci: "I fischi sono giusti. Sono preoccupato"

I fischi "sono giusti, c'è poco da dire. Abbiamo perso una partita che non dovevamo assolutamente perdere. È giusto che veniamo fischiati. In questi casi a metterci la faccia sono io che sono il capitano. In questo momento facciamo fatica a fare tutto, dopo che arriviamo al gol". Lo ha detto Leonardo Bonucci ai microfoni di Amazon Prime dopo la sconfitta della Juventus nella seconda giornata del Gruppo H di Champions League, in casa contro il Benfica per 2-1. "Sono preoccupato non c'è da nascondere nulla - ha aggiunto il difensore -. Usciamo dalla partita troppo spesso, vuoi per un fatto mentale vuoi per un fatto fisico. Facciamo molta fatica a tenere costanti le partite. C'è poco da dire, bisogna stare zitti, lavorare e andare avanti. Credo sia una situazione che si può cambiare, abbiamo fuori tanti giocatori - ha concluso -. Stanno giocando sempre gli stessi, la colpa è di tutti quanti: non è dei giocatori, non è dell'allenatore, non è della società. E' di tutti".

Juventus, Milik: "C'è qualcosa che non va. Ora zitti e testa nel lavoro"

"Nei primi minuti abbiamo avuto il controllo, abbiamo creato occasioni, segnato, non ci mancava niente. Però non si gioca trenta minuti ma novanta. Non c'è stato un calo fisico, dopo trenta minuti non puoi averlo. Ci manca qualcosa, lo sappiamo, non vogliamo però trovare una scusa, c'è qualcosa che non va. Dobbiamo prenderci le responsabilità, è colpa nostra. In Champions c'è tutto da recuperare, possiamo farlo ma bisogna cambiare qualcosa. Difficile dire cosa, ora dobbiamo stare zitti e mettere la testa nel lavoro per uscire da questo periodo difficile", spiega Arkadiusz Milik in conferenza stampa all'Allianz Stadium dopo la sconfitta della Juventus per 2-1 nella seconda giornata del Gruppo H di Champions League contro il Benfica. Intercettato dalle telecamere mentre parlava con Di Maria a fine partita sul cambio che lo aveva escluso per il finale, il polacco ha risposto: "Sono cose che restano tra di noi, non voglio commentare". Per Milik a questa situazione negativa: "Serve trovare una soluzione. E' difficile capire il perché, non sono nella testa di ognuno di noi".

 

 
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