Mauro Esposito ad Affari: "Dopo il calcio faccio gol con Barraca"
Abbiamo intervistato l’ex calciatore di Pescara, Cagliari e Roma. La sua carriera da professionista è stata breve ma ricca di soddisfazioni e coronata dalle 6 presenze con la maglia della nazionale. Sono circa 4 anni che ha abbandonato il calcio “giocato” ed anche su questo abbiamo deciso di sentirlo.
Quale è stato secondo te il più bel gol che hai realizzato in Serie A?
"Sicuramente il più bel goal è stato il primo segnato in serie A nella partita Bologna vs Cagliari".
Sono passati circa tre anni dal tuo abbandono del calcio professionistico, ti manca quell'ambiente?
"Mi mancano molte cose: l'allenamento,il gruppo, il ritiro ed ovviamente la partita oltre il calore dei tifosi".
In un futuro, più o meno lontano, vorresti avere un incarico all'interno di una società come la Roma o il Cagliari? Preferisti un ruolo dirigenziale o da allenatore?
"Mi piacerebbe molto poter avere un ruolo dirigenziale o collaborare con le società per cui ho giocato, scovando magari dei nuovi talenti da proporre".
Ci parleresti del brand Barraca? Come è nato e qual è l'obiettivo?
"Il marchio Barraca™ nasce durante un viaggio in Brasile, di mio cugino Francesco Esposito, che di mestiere è un creativo. Durante una cena mi ha parlato del progetto Barraca™, mettendomi una forte curiosità sulla cosa, e dopo qualche giorno ho deciso di iniziare con lui questa avventura che ha conquistato l'interesse di molti, essendo anche un prodotto made in Italy.
Hanno indossato le t-shirt Barraca™ tanti amici dello sport come: Francesco Totti, Rodrigo Taddei e Totò Di Natale, oltre che personaggi del cinema come MariaGrazia Cucinotta, Fabio Troiano ed Eva Grimaldi, che le hanno scoperte durante l'ultimo Festival Internazionale del Cinema di Roma all'interno del Cinemagiftroom.
L'obiettivo di questo brand è quello di aprire nuovi mercati e conquistare nuovi Paesi come: Cina, Usa, Giappone, Australia, Israele ed Emirati Arabi; oltre quello di creare delle collaborazioni con altri brand italiani cosa che già stiamo impostando ma che non possiamo svelare".
Alfonso Maria Troianiello