Maze-Gisin: storico oro ex aequo. Merighetti beffa: medaglia di legno
Tina Maze e Dominque Gisin riscrivono la storia mentre per l'Italia, dopo quella di Karin Oberhofer nella 7,5 km sprint di biathlon, arriva la seconda medaglia di legno a questi Giochi, stavolta a firma Daniela Merighetti. Diciassette centesimi, questa la distanza fra il suo quarto posto e il bronzo andato alla svizzera Lara Gut, mentre il titolo olimpico se lo spartiscono la bella slovena e la sorprendente elvetica. Peccato per Daniela, che a un certo punto, dopo i flop delle varie Riesch (solo 13esima), Mancuso, Hosp e Goergl (male anche la Fenninger), aveva cominciato a fare la bocca al bronzo.
Un risultato che l'avrebbe ricompensata ampiamente per un carriera onesta seppur senza grandi acuti (una sola vittoria in Coppa del Mondo, nella discesa di Cortina nel gennaio 2012) e che avrebbe assunto maggiore importanza viste le difficolta' dei giorni scorsi: la botta al ginocchio sinistro rimediata durante una delle prove al "Rosa Khutor Alpine Center" ne aveva infatti messo in dubbio la partecipazione, con la 32enne velocista bresciana delle Fiamme Gialle costretta a sfruttare la discesa della supercombinata come test in vista di oggi. "Ho dato tutto dall'inizio alla fine - ammette a fine gara - Ho perso un po' di tempo in fondo alla parte finale e anche se e' un sogno per me essere qui mi dispiace chiudere quarta, ma qualcuno doveva esserlo". A raccogliere l'eredita' di Lindsey Vonn, la grande assente a Sochi, sono cosi' Tina Maze e Dominque Gisin, amiche fuori dalla pista e oggi ex aequo (il primo in assoluto nella storia dello sci alpino a cinque cerchi) a 1'41"57.
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