
Di David Messina
“APPLAUSITALIANI”, quasi plebiscitari al Milan che, alla 21ma giornata di serie A, riesce a battere il Bologna con ben 2 gol di Pazzini ed a scavalcare la Roma nella corsa alle qualificazioni ai remunerativi tornei europei..
“IL MILAN C’E’, IL PICCOLO CAPOLAVORO DI ALLEGRI” arriva a scrivere il Corriere della Sera lunedì, nel titolo di un articolo di Mario Sconcerti nel quale il concetto di “piccolo capolavoro di Allegri”, a dir la verità, proprio NON C’E’ o, per lo meno, io non l’ho trovato. Il Corriere comunque ha ragione, il MILAN C’E’, e tuttavia , a mio parere, C’ERA anche quando battè il Cagliari per 2 a 0 con 2 gol di El Shaarawy di cui uno al 15’ del primo tempo e uno nella ripresa. E c’era quando travolse il Chievo con 5 gol ( contro 1) dei quali ben 3 realizzati nel primo tempo da Emanuelson, Montolivo e Bojan (utilizzati vicino alle punte ) e 2 nel secondo da El Shaarawy e Pazzini. E C’ERA ancora una volta, il Milan, anche quando batté la Juve per 1-0 e affibbiò al Pescara 4 gol, deii quali uno di Nocerino al 1’ del primo tempo.
Ma il problema esploso nelle giornate immediatamente precedenti e successive è che, dopo quelle vittorie, colte grazie ai gol di El Shaarawy, di Pazzini, di Bojan, di Nocerino e persino di Pato, gli stessi Pazzini, Bojan, Emanuelson, Nocerino ecc…furono dimenticati, relegati in panchina o rilanciati di tanto in tanto, solo per pochi scampoli di partite. Pato fu addirittura cacciato come Pirlo, rispedito in Brasile come Ronaldinho nonostante i nobili legami familiari con la proprietà del Milan. E da chi fu dimenticato quel Milan che avevo dimostrato di ESSERCI nelle partite con il Chievo,con la Juventus, il Catania, il Torino e il Pescara? Proprio da Allegri che, nelle altre gare continuò a rivoluzionare la formazione milanista, terremotando formule tattiche e schemi, a danno appunto degli uomini che gli avevano consentito di vincere le poche gare precedenti e le cui assenze avevano invece precipitato il Milan in una serie di giornate senza vittorie e senza un gioco accettabile.
E allora, che cosa farà Allegri nelle prossime giornate di campionato? Riprenderà a giocare a moscacieca, rivoluzionando ancora, partita per partita, formazione e schemi? Lasciando cioè ancora in panchina gli uomini migliori delle giornate precedenti? Confermerà Pazzini, Abate, Abbiati? Riportertà Montolivo o Bojan in posizione più vicina alle punte e reinserirà Ambrosini, l’indomito capitano frangi-flutti davanti alla difesa? O sbaglierà di nuovo formazione iniziale, come l’ha appunto sbagliata contro il Bologna (nonostante la vittoria finale), inserendo ancora una volta il “centrocampante” di turno, Flamini, al posto di un costruttore di gioco e buttando via, per l’ennesima giornata di campionato, l’intero primo tempo? I prossimi risultati delle partite del Milan dipenderanno al 90% dalle prossime scelte di Allegri e al 10% dal reale valore degli avversari diretti, primi tra i quali Atalanta e Udinese,la prima a Bergamo dove la squadra di Colantruono ha perso solo 3 partite e la seconda a Udine, dove l’Udinese ha vinto 5 gare , ne ha pareggiato 4 e solo 1 persa.
Allora calma, in bocca al lupo Allegri ma basta con gli uomini mascherati alla Boateng, alla “centro campante” cioè che si fingono centrocampisti e hanno invece il compito tattico, o meglio ancora la “missione segreta” (si fa per dire) di fare i centravanti e di togliere quindi spazio e occasioni da gol agli attaccanti veri; basta con i “centrocampanti” alla Flamini che continuano a sparare alle stelle da trenta o venti 20 metri delle porte avversarie e rubano gli assist e i gol agli attaccanti veri Pazzini, Bojan o Montolivo e soprattutto a EL Shaarawy!
A me personalmente piange davvero il cuore quando vedo il giovane “Faraone” sprecare fiato, energie e prontezza di riflessi per rinculare affannosamente in difesa, ad aiutare Costant (che il difensore non lo sa fare), anziché preservare la sua mirabile freschezza atletica per i fulminanti guizzi nelle aree avversarie. Quei guizzi che hanno consentito a lui, El Shaarawy, di conquistare trionfalmente la posizione di capo cannoniere del Milan e dello stesso campionato fino alla 18esima giornata! Dopo, nelle 4 giornate successive, il Faraone non ha più fatto gol ed era ovvio, facilmente intuibile che, ad un certo punto, il 20enne attaccante avrebbe dovuto pagare caramente gli sforzi eccessivi a cui aveva dovuto sottoporsi per aiutare Costant che in fase difensiva, ripeto, è un autentico disastro. Ha un merito però Costant: qualche volta sa sganciarsi e proporsi in avanti con grande eleganza. Ma io chiedo ad Allegri e ai tifosi del Milan: Preferite ammirare le galoppate eleganti ma rare e quasi sempre infruttuose di Costant lungo la fascia sinistra del campo o gli entusiasmanti grappoli di gol che può garantire un El Shaarawy fresco e motivato ?