Morte Pantani: i misteri del residence e dei tabulati telefonici
Il pm Elisa Milocco dovrà chiarire molti misteri sulla morte di Marco Pantani. E con essi alcune anomalie che sulle ultime ore di vita dello scalatore romagnolo. Bisognerà far luce su quanto accaduto in particolare tra le 10.30 e le 21 di quel tragico 14 febbraio. Grande attenzione sui tabulati telefonici dove si registra un febbrile giro di telefonate degli spacciatori. Già in mattinata la ragazza che lavorava nella portineria del residence ricevette una telefonata del Pirata che le chiedeva di intervenire per rumori e persone che lo infastidivano. Il ciclista era irritato. La ragazza andò a verificare, ma non avvertì nulla. Lo disse a Pantani che però chiese di chiamare i carabinieri. Questo fu l'ultimo dialogo visto che il medico legale fissò poi per 11 l'ora l'ora della morte.
Nel primo pomeriggio la dipendente del residence lasciando il turno a un collega gli chiese di verificare ogni tanto cosa accadeva nella stanza di Pantani. L'uomo prova a chiamare sino alle 20.45 quando salì decidendo di entrare dopo aver avvertito il proprietario. In quel momento trovò il corpo del Pirato.
Si indaga su questa versione. Nessuno si era rivolto alle forze dell'ordine dopo le richieste di aiuto di Pantani? Perché nella prima indagine si parlava di "silenzio nel corridoio" durante la mattina? Pantani era probabilmente nel pieno di una crisi di astinenza violenta.
Tornando ai tabulati telefonici si segnala poi la misteriosa chiamata - di una quarantina di secondi - ricevuta di un imprenditore di Rimini poco prima delle 21 e partita dal residence Le Rose dove era stato appena rinvenuto il corpo del Pirata. In quel momento l'uomo stava cenando con Elena Korovina, ex amante di Pantani. Disse che una persona gli chiese se era lui Pantani e poi riagganciò.
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