Parigi 2024, dopo le proteste dell'Italia anche Coco Gauff contro i giudici ("Non siete onesti con me")
Coco Gauff scoppia a piangere in campo: “Questo non è giusto! Vengo sempre ingannata”
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Nei giorni scorsi gli arbitraggi avevano fatto arrabbiare l'Italia: prima i 3 casi di domenica, poi quello di Filippo Macchi nella finale persa all'ultima stoccata.
Ora ad alzare la voce è una stella del team americano, Coco Gauff. La campionessa di tennis e portabandiera olimpica degli Usa con Lebron James si è lamentata duramente con goi arbitri. "Non sono stati onesti con me", ha detto dopo l'eliminazione dal singolare femminile.
Nel match perso contro la croata Donna Vekic in due set (7-6 6-2), Coco Gauff (testa di serie numero 2) aveva protestato a lungo con il giudice di sedia per una chiamata errata del giudice di linea nel sesto gioco del secondo set. Sulla palla break in favore della croata il giudice di sedia ha corretto l'out chiamato dal giudice di linea, facendo "overrule" e concedendo il punto all'avversaria di Gauff. "Hanno chiamato la pallina fuori prima che colpissi".
A quel punto è arrivato il supervisor, mentre il giudice di sedia si scusa, ma non può tornare indietro sulla sua decisione. "Si, la differenza la fa. Questo non è giusto. Non siete onesti con me. Mi sento come se fossi ingannata costantemente in questo gioco. Spero che un giorno il gioco diventi giusto, ma non lo è. Cose del genere già mi sono successe quest'anno. Poi mi dite ‘mi dispiace', ma cosa significa per me? Succede a me, come succedeva a Serena (Williams). Voi siete ingiusti nei miei confronti", le parole di Coco Gauff che ha subito un errore arbitrale e durante la discussione era in lacrime.
In conferenza stampa poi ha allargato l discorso al di là del singolo episodio: "Il tennis dovrebbe avere un sistema come il VAR. Non starò qui a dire che un punto ha influenzato il risultato oggi. Ci sono state diverse volte quest'anno in cui mi è successo e mi sento come se dovessi sempre difendere me stesso in campo. Sento che nel tennis dovremmo avere un sistema VAR. È un po' frustrante quando le scuse non ti aiutano una volta finita la partita. Non posso dire che avrei vinto la partita se avessi vinto quel punto e non dirò che un punto ha influenzato il risultato oggi, perché ero già dalla parte dei perdenti prima che accadesse quel punto".