
"La mia e' stata semplicemente una risposta a uno sfotto' provocatorio che il presidente della Juventus ha inteso riservare al presidente del Catania: una societa' virtuosa, gestita in modo virtuoso, che il sottoscritto rappresenta in Consiglio federale a pieno titolo". Cosi', in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il numero 1 del Catania e neo-consigliere federale, Antonino Pulvirenti, torna sulla polemica con il collega della Juventus, Andrea Agnelli, e su quella definizione ("zitella isterica") che tanto ha fatto discutere. "Mi trovo ormai da anni nel mondo del calcio - ha spiegato Pulvirenti -. Il giudizio sul mio operato di consigliere dovra' essere conseguente a cio' che saro' stato capace di fare durante il mio mandato. Per il momento vorrei limitarmi soltanto a osservare che in Lega si respira una buona aria e sembra che ci siano tutti i presupposti per fare qualcosa di buono per il calcio italiano". Il presidente etneo commenta anche le indiscrezioni sul possibile deferimento per le frasi su Agnelli. "Ho letto e sentito anche questo, ma non mi sembra che tale atteggiamento sia stato assunto da questi stessi soggetti nei mesi scorsi, ovvero quando nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta sono stati rivolti apprezzamenti sgradevoli e, talvolta, pesanti. A proposito delle elezioni in Lega, c'e' chi ha parlato di voti piu' o meno pesanti: i voti in democrazia si contano, non si pesano. E la conta questa volta ha dato un risultato inequivocabile", ha concluso Pulvirenti che intanto con il suo Catania sta facendo grandi cose: "Fino a quando non arriveremo a quota 40 qui si deve parlare solo di salvezza".