Runner's World premia gli eroi del running che della corsa hanno fatto qualcosa di straordinario
Sono abituati a non badare alla fatica, a stringere i denti e a proseguire a sfinimento, senza mai titubare. Nella testa hanno l'ostinazione di tagliare il traguardo e sulle gambe, dai cui affiorano muscoli di bronzea fattura, i 42 km e 195 metri che non mancano di correre alla prima buona occasione che si presenta. La maratona è la destinazione da raggiungere e loro, gli atleti, "animali" inseguitori delle lunghe distanze, la contemplano, la studiano, la venerano e, talvolta, la disprezzano. Tra questo esteso numero di sportivi, che si vede accalcarsi alle batterie di partenza di New York o in altre capitali del running, emerge però un gruppo di uomini e donne che sono riusciti a fare della corsa un qualcosa di straordinario. Così, nel mese di aprile, come accade da 5 anni a questa parte, il magazine di settore Runner’s World ha voluto tributare un riconoscimento a questi speciali macinatori di chilometri.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella sala conferenze del Marathon Village di Milano, all'interno di Palazzo Lombardia, in compagnia del direttore di Runner’s World Marco Marchei e dalla special contributor Micol Ramundo. Sul palco, a ricevere la medaglia, si sono alternati grandi miti del podismo italiano:
Anna Incerti "la Real Winner" perché ha conquistato l'oro nella maratona agli europei di Barcellona a 2 anni di distanza, dopo che le due atlete che l'avevano preceduta sono state squalificate.
Raffaele Brattoli "il Filantropo", il quale, dopo aver praticamente corso quasi tutte le ultramaratone estreme al mondo, ha raccolto decine di migliaia di euro per aprire dei pozzi d'acqua in villaggi del continente africano.
Paolo Venturini "il pioniere" per aver inventato la "CorriXPadova", l’iniziativa podistica che richiama settimanalmente una media di 3milla corridori per le strade di Padova.
Ulderico Lambertucci "il Peacemaker" per aver corso nel 2012, alla veneranda età di 66 anni, alcuni tratti della celeberrima Route 66.
Valeria Straneo "la campionessa" è stata padrona del suo destino: dopo l'asportazione della milza non ha mollato e ha proseguito la sua attività sportiva, raggiungendo importanti risultati e stabilendo anche un record nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, in Turchia, con il tempo di 1:11’00.
Marco Frattini "l’Indomito", l'odontoiatra che nella vita di tutti i giorni ha reagito al neurinoma che lo ha reso sordo. Il percorso a cui la vita lo ha sottoposto lo ha raccontato nel libro "Vedere di corsa e sentirci ancora meno”.
Danilo Goffi "il Veterano" è l'atleta che, a 42 anni suonati, è riuscito nella sua categoria a tagliare per primo il traguardo alla New York City Marathon.
Ilaria Razzolini "l’Altruista", come membro del gruppo "Marathon Truppen", per preoccuparsi di segnare il passo in gara e dare sostegno agli atleti in difficoltà.
Stefano Baldini, "il Campione ", non ha bisogno di presentazioni: oro alle Olimpiadi del 2004 e agli Europei del 1998 e del 2006. E molto altro.
Laura Fogli "la Pioniera" è intima amante della maratona di New York, dove ha corso per ben 14 volte, con piazzamenti di tutto rispetto. Spesso è stata anche sul podio.
Pasquale di Molfetta al secolo Linus "il Trascinatore", da grande comunicatore quale è, come dj e speaker radiofonico, ha coinvolto le persone all'attività podistica.
Maurizio Zanoni
@mauriziozanoni