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MORATTI CONFERMA L'INTERESSE PER SCHELOTTO, LODI E SORRENTINI - Un'ora e mezzo di vertice con Branca e Ausilio. Poi Massimo Moratti conferma alcuni dei nomi più caldi sul taccuino invernale nerazzurro, però precisa che non è tempo di far follie: "Schelotto, Sorrentino e Lodi sono tutti buoni giocatori. Ora, però, non è il momento di spendere troppo. Abbiamo parlato della sconfitta, ma anche del futuro. Aggiusteremo l'Inter, prima di tutto speriamo di recuperare in fretta gli infortunati e di riavere gli squalificati". Brucia intanto la sconfitta al Friuli con l'Udinese: "Abbiamo fatto bene solo per una parte della gara, poi c'è stata una brutta trasformazione che non doveva succedere". Il patron non vuole scendere in polemiche sul direttore di gara (nel post-partita Stramaccioni aveva mostrato nervosismo sul tema) e si limita a una battuta : "L'arbitro è stato bravo, non ha colpe, anche se c'è da dire che noi siamo certo fortunati

Un dato spaventa: l'Inter di Strama ha gli stessi punti, al termine del girone di andata, di quella presa in corsa un anno fa da Claudio Ranieri, ma il presidente vede il bicchiere mezzo pieno: "Stessi punti, ma la posizione è buona anche perché le altre rallentano".

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IL SOUTHAMPTON SU COUTINHO E L'INTER CI PENSA - L'Inter starebbe pensando alla cessione di Coutinho. Dietro a queste riflessioni c'è un'interessante offerta del Southampton per il fantasista brasiliano. Addirittura secondo la Gazzetta sono 12 milioni di euro. Soldi importanti (al netto dello stallo con Sneijder) che sbloccherebbero altre situazioni in entrata. Come noto il primo obiettivo del mercato di gennaio è il 24enne centrocampista del Corinthians, Paulinho (che viene corteggiato anche da alcuni club inglesi: City e Chelsea hanno preso contatti con il suo entourage). L'alternativa in uscita è rappresentata da Ricky Alvarez, sondaggiato da qualche club europeo (spicca il Porto) ma senza offerte reali. Nele scorse ore ci ha provato anche il River Plate di Daniel Passarella (presidente dei Milionarios ed ex difensore interista), ma la società argentina non ha intenzione di mettere 10 milioni sul piatto come vorrebbe l'Inter (che pagò il giocatore 5,5 più bonus vari al Velez)

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STRAMACCIONI INFURIATO "SU PALACIO ERA RIGORE" - "Non siamo fortunati con le decisioni arbitrali: su Palacio c'era rigore e Domizzi andava espulso. Non e' possibile non assegnare un rigore del genere, e' strano". Il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni sfoga cosi' la sua rabbia dopo la netta sconfitta rimediata sul campo dell'Udinese nell'anticipo della 19esima giornata. L'allenatore romano se la prende in particolare con l'arbitro Giannoccaro, colpevole secondo lui di non aver assegnato un rigore all'Inter nel primo tempo - quando il punteggio era ancora sullo 0-0 - per un presunto contatto tra Domizzi e Palacio. "Quell'episodio ha indirizzato in modo chiaro la partita - ha accusato Stramaccioni ai microfoni di Sky - Palacio era davanti alla porta, Domizzi gli taglia la strada e lo sbilancia: era rigore ed espulsione, invece abbiamo preso un'ammonizione per simulazione. Non ho sospetti sulla buonafede degli arbitri, loro fanno il loro lavoro, ma noi siamo sfortunati. E' innegabile come abbiamo subito tante valutazioni sbagliate. Palacio e' partito in fuorigioco? Se l'avesse fischiato sarebbe stato meglio. E poi noi abbiamo chiuso la partita con 4 cartellini gialli, mentre l'Udinese soltanto uno: come e' possibile non ammonire Allan per il fallo a piedi pari su Guarin nel primo tempo?". Al di la' degli episodi "sfortunati", Stramaccioni si e' detto comunque soddisfatto per la partita dell'Inter: "Il risultato non rispecchia l'andamento della partita - ha sottolineato il tecnico nerazzurro - la sconfitta ci penalizza oltremodo, perche' per 65 minuti ho visto una buona Inter, sempre in partita e pericolosa. L'Udinese si chiudeva bene per ripartire, ma l'Inter ha disputato un buon primo tempo e poi purtroppo Jonathan ha sbagliato un gol incredibile, mentre l'Udinese ci ha castigato con Di Natale. Peccato soprattutto per l'espulsione, nel finale avremmo potuto inseguire il pareggio. Finire 2-0 o 3-0, poi, cambia poco". Il mercato e' aperto, il presidente Moratti potrebbe regalare qualche rinforzo all'Inter, ma Stramaccioni per ora non ci pensa: "Io credo in due cose - ha spiegato il tecnico nerazzurro - ovvero nei miei giocatori e nel lavoro sul campo. Anche se abbiamo perso, oggi abbiamo fatto una partita positiva, siamo cresciuti dal punto di vista del gioco, abbiamo avuto un possesso palla maggiore. Ora dobbiamo recuperare gli indisponibili, oggi ne avevamo nove, e poi continuare a lavorare. La prestazione di Guarin? Sono molto contento, in questo momento sta bene,per noi e' un giocatore importante perche' unisce centrocampo e attacco e oggi ha messo in difficolta' Allan, creando molti pericoli all'Udinese".

UDINESE-INTER 3-0, DOPPIETTA DI NATALE E POI MURIEL - Anno nuova, vita vecchia. La crisi dell'Inter, cominciata nell'ultima parte del 2012, prosegue nel 2013: sul campo dell'Udinese i nerazzurri rimediano una brutta sconfitta, un 3-0 molto pesante per quanto visto sul campo. E ora la classifica piange: se la Juventus battera' la Sampdoria nel match pomeridiano, l'Inter chiudera' il girone d'andata con 12 punti da recuperare ai campioni d'Italia, un distacco abissale. Al "Friuli" Guidolin lancia dal primo minuto Muriel, alla seconda partita da titolare dopo il lungo infortunio, mentre Stramaccioni - gia' privo di Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Nagatomo, Mudingayi, Obi, Alvarez, Coutinho e Sneijder - deve rinunciare anche a Milito, bloccato da un affaticamento muscolare. Al posto del Principe gioca il connazionale Palacio, affiancato da Cassano in un attacco supportato dagli inserimenti di Guarin. Scelte obbligate in una partita molto importante per l'Inter, reduce da un periodo complicato con sette punti raccolti nelle ultime otto partite. Rinvigoriti dalla sosta, al "Friuli" i nerazzurri partono bene. Nel primo tempo le occasioni da gol non sono molte, ma la squadra di Stramaccioni controlla il possesso palla e si rende pericolosa con Guarin, impreciso nella conclusione tentata al 13'. Sul fronte opposto Guidolin si affida alla velocita' della coppia Di Natale-Muriel e proprio l'attaccante colombiano firma il primo tiro in porta al 14', bloccato senza problemi da Handanovic. Al 24' la partita di colpo si accende, illuminata dall'estro di Cassano: il barese inventa uno splendido assist per Palacio, l'argentino entra da solo in area ma si lascia andare sul presunto contatto con Domizzi e viene punito dall'arbitro Gianoccaro con la simulazione. L'Udinese reagisce, Di Natale colpisce la traversa con una potente punizione dai trenta metri, poi le squadre si allungano e le occasioni fioccano. Guarin spreca malamente un calcio piazzato e fa infuriare Cassano, Gargano impegna Brkic dalla distanza, poi Di Natale e Pasquale chiudono un primo tempo equilibrato con conclusioni di poco imprecise. Nella ripresa Guidolin e Stramaccioni presentano gli stessi uomini, una scelta forse rimpianta al 5' dal tecnico nerazzurro: Cassano semina gli avversari, entra in area e mette la palla al centro, ma Jonathan manca la porta in modo incredibile. Ispirata da Cassano, l'Inter non si abbatte e continua a spingere, ma trova sulla propria strada un ottimo Brkic, attento su Guarin al 10' e soprattutto su Palacio due minuti piu' tardi. Al 18' il centrocampista colombiano regala un'altra palla gol all'attaccante argentino, incapace di trovare la porta da ottima posizione. E allora pochi secondi dopo la partita cambia padrone: con uno splendido lancio Lazzari trova Di Natale in profondita', l'attaccante bianconero beffa la difesa avversaria e con il destro incrociato batte Handanovic. L'Inter accusa il colpo e novanta secondi dopo resta addirittura in dieci: Juan Jesus ferma Muriel con le cattive e merita il secondo cartellino giallo. La partita finisce qui, l'Udinese sfiora due volte il raddoppio con Di Natale e alla mezz'ora lo trova con Muriel, servito alla perfezione da Basta e implacabile con il destro. Quattro minuti dopo l'eterno Di Natale completa la festa bianconera, mentre Stramaccioni manda in campo il nuovo acquisto Rocchi senza ottenere le risposte sperate: l'Inter rimane ancora a secco in trasferta (l'ultimo gol risale allo scorso 11 novembre) e per la prima volta nel terzo millennio perde la prima gara dell'anno solare, mentre l'Udinese allunga la striscia positiva (11 punti conquistati nelle ultime cinque partite).

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