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Superlega (Champions addio) con Juventus-Milan-Inter: business da 350 mln
(foto Lapresse)

Superlega europea (Champions League addio) con Juventus, Milan e Inter. Un business da 350 milioni per l'Nba del calcio

Il progetto Superlega nel calcio va avanti. Il torneo privato che distruggerebbe la Champions League (organizzata dall'Uefa) vede le due grandi di Spagna (Real Madrid e Barcellona) in prima fila. Il progetto di Florentino Perez (svelato dal Times) e dei top club europei è chiaro: una Nba del pallone. O meglio, un torneo sullo stile dell'Eurolega di basket (che tra le italiane vede in campo l'Olimpia Milano di Giorgio Armani). In quest'ottica ci sarebbero 15 club fondatori qualificati di diritto e 5 squadre che dovrebbero guadagnarsi sul campo il pass per giocare il torneo. Tanti i soldi in ballo: 350 milioni di incasso garantito per ogni società. Una torta ricchissima, se pensiamo che attualmente con la Champions chi arriva in fondo arriva a prendere meno della metà. 

SUPERLEGA CALCIO CON MILAN, INTER E JUVENTUS. LE 15 SQUADRE PARTECIPANTI DI DIRITTO

Quali le partecipanti? L'Italia avrebbe tre posti fissi, riservati a Juventus, Milan e Inter. La parte del leone la farebbe l'Inghilterra con sei squadre: Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea e Tottenham. Tre le spagnole (Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid), due tedesche (Bayern Monaco e Borussia Dortmund) e una francese (Psg). Le partite della Superlega non andrebbero a intaccare i campionati nazionali. Almeno a livello di programmazione. Niente match nei weekend (smentendo così alcune indiascrezioni dei mesi passati), ma sfide infrasettimanali, con due gruppi da 10, le prime 4 squadre ai playoff, e le prime 5 al Mondiale per club Fifa (per i 2 posti residui spareggi tra seste e settime).

SUPERLEGA CALCISTICA: FIFA E UEFA CONTRO IL TORNEO CHE UCCIDEREBBE LA CHAMPIONS LEAGUE

Già la Fifa. In realtà la Federazione calcistica mondiale è stata netta nelle scorse ore: chi gioca la Superlega europea è fuori da tutto il calcio internazionale. E ha minacciato non solo i club ma anche i giocatori. Chi aderisce “non sarebbe autorizzato a partecipare a nessuna competizione organizzata dalla Fifa o dalla rispettiva confederazione”. Fuori dunque non solo dalla Champions, ma soprattutto dai tornei delle nazionali: Europei, Mondiali, Coppa America. "A questo proposito le confederazioni riconoscono il Mondiale per club come l'unico torneo globale per club, la Fifa riconosce le competizioni per club organizzate dalle confederazioni come le uniche a livello continentale. I principi universali di merito sportivo, solidarietà, sistema di promozione e retrocessione e sussidiarietò, sono elementi chiave nella piramide calcistica, garantiscono il successo globale di questo sport e per questo sono inclusi negli statuti della Fifa e delle confederazioni. Il calcio ha una storia lunga e ricca grazie a questi principi. I risultati in campo devono essere gli unici a determinare la partecipazione alle competizioni mondiali e continentali". Il comunicato porta la firma di Gianni Infantino, presidente della Fifa, oltre che di Aleksander Ceferin (presidente Uefa), Shaikh Salman bin Ebrahim Al Khalifa (presidente Afc), Vittorio Montagliani (presidente Concacaf), Constant Omari (presidente Caf), Alejandro Dominguez (presidente Conmebol) e Lambert Maltock (presidente Ofc).

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