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Sport
Uefa: la nuova Champions League sconfigge il gender-gap

di Lorenzo Zacchetti

La Champions League femminile cambia radicalmente format, introducendo la fase a gironi come già succede per la competizione maschile.

La Uefa ha annunciato la modifica per sostenere lo sviluppo del movimento: “La competizione femminile per club più importante del mondo avrà la piattaforma e la visibilità che merita", ha detto il presidente Aleksander Čeferin.

Come cambierà la Champions League femminile? Attualmente la formula prevede l’eliminazione diretta, mentre dalla stagione 2021/22 le squadre classificatesi al primo e al secondo turno seguiranno un percorso “Campioni” (per le vincitrici del proprio campionato nazionale) e “Piazzate” (per le seconde e terze in campionato) prima di raggiungere la nuova fase a gironi a 16 squadre

Questa fase prevederà quattro gironi da quattro squadre, con partite in casa e in trasferta, esattamente come per la Champions maschile.

Le prime due classificate di ogni girone accederanno ai quarti di finale. 

Con maggiori partite a disposizione, le squadre dei paesi dove il calcio femminile è ancora in fase di sviluppo (come ad esempio l’Italia), avranno più possibilità di fare esperienza sul campo e di generare interesse nel pubblico grazie agli scontri con le migliori formazioni del continente.

Avevo auspicato questo cambiamento scrivendone dopo l’eliminazione al primo turno di Juventus e Fiorentina, che in un turno secco hanno avuto ben poche possibilità contro grandi squadre quali Barcellona e Arsenal. Al di là dell’ovvio sostegno alle formazioni italiane, tutto il movimento europeo beneficerà del cambiamento del format di una competizione che da quattro anni vede ripetersi il successo del fortissimo Olympique Lione.

Se oggi lo strapotere economico del club francese rappresenta un ostacolo insuperabile, nel tempo le altre formazioni del Vecchio Continente potranno crescere, sull’onta del montante entusiasmo per il calcio femminile.

D’altronde, anche nel calcio maschile il passaggio dalla vecchia Coppa dei Campioni alla Champions League (avvenuto nell’ormai lontano 1992) ha generato un considerevole aumento delle entrate economiche e, di conseguenza, del potenziale dei vari club.

La fase a gironi della Champions femminile sarà caratterizzata anche da un incremento delle strategie di marketing da parte della Uefa, a partire dalla copertura televisiva.

Nella prima edizione con il nuovo format saranno inoltre programmate otto giornate (due al secondo turno, quattro nella fase gironi ed entrambe le gare dei quarti di finale) in giorni non sovrapposti ad altri eventi calcistici, segnatamente alla Champions maschile.

La Uefa ha piani molto ambiziosi per la Women’s Champions League, in quanto intende raddoppiarne il valore entro il 2024

“Qualche tempo fa, quando abbiamo inaugurato la rivoluzionaria strategia #TimeForAction dedicata al calcio femminile, abbiamo promesso azioni concrete per un calcio femminile più professionistico e prosperoso – ha aggiunto Čeferin - Permettendo alle squadre di giocare di più contro le rivali più importanti, siamo convinti che la struttura a gironi aumenterà ancora di più la qualità del calcio femminile”.

In contemporanea, la Uefa ha confermato il calendario dell’Europeo femminile 2021, che si disputerà in Inghilterra dal 7 luglio al'1 agosto, giorno della finale allo stadio di Wembley. A breve sarà annunciata anche la sede della partita inaugurale. 

Inoltre, è stato approvato il regolamento dell’Europeo femminile di Fùtsal (calcio a 5) 2020/21, la seconda edizione della storia, dopo quella inaugurale vinta dalla Spagna.

soccergirlsmagazine@gmail.com

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    Tags:
    uefa; champions league femminile; calcio femminile; gender-gap




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