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Toscana
Firenze, flash mob delle guide turistiche: siamo in ginocchio, ascoltateci

Le guide turistiche della Toscana chiedono sgravi fiscali, la riorganizzazione del settore con una legge che tuteli chi fa onestamente il proprio lavoro pagando le tasse. La guida turistica è professione di grande valore che crea un indotto su tutto il territorio.  

I clienti sono infatti principalmente turisti  stranieri che, dalla fine di febbraio, non hanno più fatto ritorno in Toscana anche per la mancanza di collegamenti aerei, che, solo in questi giorni, stanno riprendendo regolarmente, sia dall’ aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, che per tutto il periodo della pandemia è rimasto chiuso, sia dal Galileo Galilei di Pisa, l’unico aeroporto regionale che ha continuato la sua attività, ma con attività ridotta ai minimi termini. Ma si tratta per lo più di spostamenti di persone che durante il lockdown erano rimaste bloccate in altre città ed il turismo intercontinentale è ancora completamente fermo. Questa situazione di emergenza, lamentano le guide, si protrarrà almeno fino alla primavera del prossimo anno, in quanto c’è un vero e proprio terrorismo psicologico che è stato fatto in questi mesi, che difficilmente potrà essere dimenticato  a breve medio termine.   

Le guide turistiche  -  sottolinea Valentina Grandi, che manifesta insieme alle colleghe e colleghi in piazza sSanta Croce a Firenze con un flash mob - chiedono al governo il prolungamento dell’indennizzo almeno fino alla primavera del 2021 ed  il rinvio delle scadenze fiscali al 2021. Abbiamo chiesto che la Toscana si allinei ai provvedimenti nazionali. Ad esempio utilizzando i fondi previsti nel DL Rilancio. C’è un articolo, il 179 (promozione del turismo di prossimità italiano) che mette a disposizione 20 milioni di euro, in campo al Mibact, da allocare entro il 18 giugno, ma questi soldi sono li fermi e possono essere utilizzati solo se la Regione Toscana presenta dei progetti turistici.

Questi fondi potrebbero essere utilizzati come strumenti di promozione del territorio regionale. I tour potrebbero essere anche promossi tramite siti istituzionali, che avrebbero un effetto a cascata sui tour operator stranieri, che potrebbero venire a sapere che ci sono tutta una serie di itinerari nuovi da valorizzare. Noi guide, da sole, - continua Grandi - non abbiamo la forza di imporre itinerari nuovi ed alternativi perché quasi sempre i tour vengono stabiliti a tavolino dagli operatori all’estero. Se la Toscana gioca la sua parte nella promozione del territorio, questo potrebbe avere un effetto moltiplicatore sulla filiera perché riusciremmo a portare più turisti ed allungare i soggiorni con itinerari nuovi. Ognuno sulla base della propria disponibilità sceglierebbe strutture ricettive partendo dal patrimonio storico artistico che abbia assoluta eccellenza ma che è ancora poco frequentato e poco conosciuto. Noi siamo a disposizione con le nostre competenze.

Anche un’altra guida turistica fiorentina, Vannozza Corsini, lamenta gli errori di comunicazione che sono stati fatti in questi mesi in cui è stato fatto passare il messaggio che in Italia ci siano i morti di Coronavirus per le strade, mentre è ormai noto a tutti che le misure di contenimento e distanziamento sociale sono state tra le più corrette ed efficaci a livello internazionale. Dovrebbero essere fatte della campagne di comunicazione all’estero per fare passare un messaggio di tranquillità e sicurezza per far capire all’utenza straniera che l’Italia è un Paese sicuro che offre un immenso patrimonio storico artistico e paesaggistico, non solo nei centri storici cittadini ma anche nei piccoli borghi. 

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