Firenze, Palazzo Vecchio invaso dagli "sposini" del 1963
Metti 1.422 coppie sposate da 50 anni, metti una data speciale qual è San Valentino, e metti una cornice d’eccezione come Palazzo Vecchio. Risultato: la terza celebrazione delle nozze d’oro dei fiorentini, andata in scena per il terzo anno di fila, sotto la benedizione di Renzi, in due atti: il primo la mattina, il secondo di pomeriggio.
Le centinaia di coppie sono state accolte nelle storiche sale di Palazzo Vecchio: la Sala d'Armi, la Sala de' Dugento, per celebrare poi l’evento vero e proprio nel salone dei Cinquecento. A primo sguardo poteva sembrare un raduno di pensionati.
Ma l’amore non guarda i capelli bianchi o i tempi “rilassati” con i quali queste innamoratissime coppie hanno preso parte alla cerimonia. D’altronde essere sposati (con la stessa persona) da cinquant'anni qualche sacrificio lo chiede... Per regalare un po’ di effetto “amarcord” Renzi, ideatore dell’evento, ha pensato bene di proiettare fotografie, ovviamente in bianco e nero, degli eventi accaduti nel 1963, ovvero l’anno delle nozze per tutte le centinaia di coppie presenti. Poi proiezioni delle precedenti edizioni, qualche intervento, e la foto col Gonfalone come omaggio alle coppie, con la possibilità per ciascuna di loro di visitare “in solitaria” il Museo di Palazzo Vecchio, per l’occasione chiuso a tutti coloro che non festeggiano quest’anno le nozze d’oro.
“Un anno importante il 1963 – ha commentato Renzi – a Firenze c'era La Pira. Come non ricordare l'alluvione che ha colpito la città”. Poi il digital-pensiero del sindaco, affidato a Facebook. “E' poco più che un gesto, ma carico di valore: una città non è un ammasso indistinto di gente, ma una comunità di donne e di uomini. Firenze festeggia il San Valentino abbracciando chi ha percorso mano nella mano questi cinquanta lunghi anni. Perché siamo cittadini, non solo utenti”.
Andrea Re