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“Sarà il nostro grande abbraccio con le centinaia di familiari di vittime della violenza criminale mafiosa”. Non poteva trovare parole migliori don Luigi Ciotti, presidente di Libera (nella foto con Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera), per spiegare il senso della XVIII “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, che sabato 16 marzo porterà a Firenze tra le 120 e le 150mila persone unite sotto la bandiera della legalità e della lotta alla mafia.

I promotori dell’evento, l’Associazione Libera ed Avviso Pubblico, hanno scelto Firenze nell’anno del ventesimo anniversario della strage di via dei Georgofili: quell’attacco al cuore della città che il 27 maggio 1993 provocò al capoluogo toscano una ferita la cui lezione non è mai stata dimenticata. Col patrocinio di Comune, Provincia e Regione, e l’altro Patronato del Presidente della Repubblica, la Giornata della Memoria e dell'Impegno prenderà il via proprio con i familiari delle vittime delle mafie: ben 600, provenienti da Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Lombardia, che venerdì 15 si ritroveranno alle 18 nel Salone dei 500 per un incontro a porte chiuse.

“La comunità di Firenze è pronta ad accogliere queste famiglie – ha commentato Don Ciotti - Arrivano cariche di ferite che non sono risanabili. È una memoria che si fa impegno, un momento di confronto e di ascolto per ribadire la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e alla loro straordinaria forza morale”. Il clou della due giorni, il cui slogan quest’anno è “Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità”, sarà la grande manifestazione di sabato 16 marzo, quando un corteo di oltre 120mila persone partirà alle 9 dalla Fortezza da Basso per marciare fino allo Stadio. Qui verranno letti oltre 900 nomi di cittadini, magistrati, giornalisti, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, politici e agenti dell’ordine morti per mano delle mafie. Ognuno di questi nomi troverà spazio su un fiore di cartone, preparato dagli studenti di tutte le scuole d’Italia, dove campeggerà insieme a una frase e un disegno che esprima il senso di quel sacrificio. Si chiude con il concerto di Fiorella Mannoia. L’enorme mole di persone che si riverserà per le strade fiorentine ha già fatto predisporre al prefetto Luigi Varratta un maxi piano di sicurezza e viabilità, che garantisca un sereno svolgimento della manifestazione, limitando al minimo gli inevitabili disagi, specie a livello di traffico

 “Le radici delle mafie sono certo al Sud, ma i rami e i frutti stanno a Nord”, ha ricordato Don Ciotti, che nel lanciare il tema della responsabilità come antidoto contro le mafie, ha ricordato la presenza in Toscana della massoneria, ricordando le parole dell’ex cardinale milanese Martini a proposito della corruzione bianca. Fra i tanti eventi del venerdì, non mancheranno seminari tematici (ben 17, su corruzione, doping, ecomafie, etc.), 7 spettacoli teatrali, una veglia di preghiera interreligiosa (alle 18 a Santa Croce) e un doppio appuntamento per le 21,30: all’Obihall la presentazione del cortometraggio “No crime festival” e lo spettacolo teatrale “Ultimo domicilio sconosciuto” di Fiamma Negri e Giusi Salis, mentre al palazzetto Ridolfi una veglia organizzata dagli scout Agesci.

 

Andrea Re

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