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Trentino Alto Adige
Corvara, le Dolomiti d’estate uno spettacolo ma non solo nel mese di agosto

Se ami le Dolomiti, non pensare solo al mese di agosto per trascorrere qualche giorno in santa pace. Perché in quei giorni tra le colonne di auto sui passi, il rombo delle moto e la fila agli impianti di pace ce n’è assai poca.

Le Dolomiti d’estate sono uno spettacolo. Perché dunque ammassarsi tutti nel mese di agosto, quando ci si incolonna sui passi e nelle cabinovie e il rombo dei motori riecheggia nelle valli fastidioso più che mai?  In agosto, come è noto, tutto diventa più difficile: spostarsi, il traffico, lo stress del parcheggio, le prenotazioni al ristorante.

Per queste ragioni il celebre hotel La Perla di Corvara della famiglia Costa ha lanciato un “manifesto”, una campagna di comunicazione dal titolo “Agosto, Dolomite mia non ti conosco”  per vivere la montagna non solo nel mese di agosto ma durante tutta l’estate, che inizia a adesso e finisce a fine settembre.

L’intento della campagna è far riflettere che non esiste solo il mese di agosto per godersi le meritate e agognate vacanze, ma che l’estate in montagna è meravigliosa sempre, dall’inizio alla fine. E se la vita deve ripartire, e non può essere diversamente, che riparta con un minimo di raziocinio. Dopo la carestia, non è certo la grande abbuffata la soluzione più opportuna.

Attraverso la tecnica del collage, sono stati realizzati alcuni annunci in cui si parla direttamente al ciclista, invitandolo a non programmare il mitico Sellaronda durante il mese in questione perché il rischio che corre è quello di essere ‘sverniciato’ da centinaia di moto e auto che sfrecciano sui mitici tornanti. O allo scalatore, dicendogli che arrampicandosi sulle Torri del Sella in quegli stessi giorni farà di certo fatica a sentire il compagno di cordata causa inquinamento acustico.
O all’automobilista che sogna di parcheggiare sotto le Tre Cime di Lavaredo che in agosto diventano pandemonio dell’umanità. Così come si dice chiaro e tondo ai motociclisti che cercano una dimora durante i loro roboanti raduni che la Casa non li vuole e non li ospita.

Un nuovo equilibrio più che auspicabile lo vorremmo possibile. L’anno scorso, proprio nel mese di agosto, le Dolomiti sono state teatro di assembramenti spropositati. È necessario un cambiamento nel nostro modo di essere turisti, più consapevole, responsabile e lungimirante. Certo, per uscire dalla pandemia i vaccini sono fondamentali, ma anche un cambiamento di rotta nei nostri comportamenti è più che mai opportuno per evitare che le meritate vacanze si trasformino in caos e le Dolomiti in pandemonio dell’umanità.

Le Dolomiti d’estate sono uno spettacolo. Perché dunque ammassarsi tutti nel mese di agosto, quando ci si incolonna sui passi e nelle cabinovie e il rombo dei motori riecheggia nelle valli fastidioso più che mai? Perciò caro ciclista, non venire nelle Dolomiti in agosto. Non ti venga in mente di fare il giro del Sella. Piuttosto vai a visitare le dolomiti sarde, montagne più vecchie delle nostre. E certo più pacifiche.

E all’improvviso eccola qua, concentrata tutta nel mese di agosto. E invece di oleandri e baobab, chilometri di file sui passi e agli impianti, senza parlare del rombo continuo dei motori a scoppio che fanno scoppiare la testa agli ospiti in cerca di aria buona. Perciò caro arrampicatore, non vorrai mica scalare le torri del Sella in agosto. Non riusciresti a sentire il compagno di cordata causa inquinamento acustico. Vai nelle dolomiti bellunesi, belle uguali e certo non meno affascinanti.

Prendere le ferie nel mese d’agosto mi è sempre parsa una decisione sbagliata. Chi lo sosteneva è Andrea Camilleri, e come si può dare torto a una simile affermazione? Le amate Dolomiti, ad esempio, in agosto diventano teatro di scorribande forsennate di motociclisti in piega e sui mitici passi è normale imbattersi in parate d’auto d’epoca, sportive, decapottabili e super lusso. Per non parlare delle file agli impianti di risalita e dei rifugi congestionati. Perciò caro motociclista se vuoi organizzare un moto raduno e pernottare da noi con i tuoi compari, sappi che i raduni non li vogliamo e il letto in casa non te lo prenotiamo

All’inizio di ogni estate spuntano come funghi i brani destinati a scalare le classifiche. Sono i classici tormentoni che raggiungono l’apice nel mese di agosto per poi dileguarsi come neve al sole quando a settembre tutto torna alla normalità. Ma nelle Dolomiti da anni assistiamo a un solo e unico tormentone che si ripete sempre uguale rumoroso, inquinante e fastidioso più che mai: ‘auto in colonna e moto all’arrembaggio’ è il titolo. Perciò caro ospite che vuoi visitare i paesini e andare a San Cassiano alle cinque del pomeriggio: se ti piace stare due ore in auto allora te lo consigliamo vivamente.

Ferie d’agosto è il titolo di una bella commedia all’italiana di qualche decennio fa con Sabrina Ferilli e Silvio Orlando. Destra e sinistra sotto l’ombrellone e parecchie risate. Ma da queste parti nel mese di agosto il film è sempre lo stesso e c’è poco da ridere: Pienone gommato è il titolo di una commedia in cui sgasare e strombazzare è lo sport preferito dagli interpreti in colonna. Caro ospite, se vuoi vedere un altro film con le Dolomiti più autentiche come protagoniste, passa in giugno, luglio e settembre. Buona visione.

Le Dolomiti nel mese d’agosto sono uno dei teatri più affollati in cui assistere all’infinita lotta tra il bene e il male, la luce e le tenebre, la ragione e il sentimento. Spesso e volentieri, a causa della congestione auto-motociclistica, è l’oscurità rumorosa e infernale a sovrastare ogni cosa. Ci vorrebbe un santo, un berbero di Tagaste ad esempio, per risolvere l’annosa questione e ridare amore alle montagne. Oppure decidere di transitare da queste parti negli altri mesi estivi e riempirsi di luce benedetta.

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