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Viaggi
Viaggi, dormire in un rifugio ai piedi della rocca di Lady Hawke
Di Chiara Giacobelli
 
Abruzzo – Il suo vero nome è Rocca Calascio, ma ormai tutti la conoscono come la rocca di Lady Hawke, almeno da quando nel 1985 divenne il set cinematografico di alcune parti del film diretto da Richard Donner. Una storia romantica con protagonista la donna-falco Michelle Pfeiffer che ha fatto sognare tutto il mondo e ha consacrato questo luogo straordinario dell’Abruzzo nell’immaginario collettivo internazionale.
 
Ci troviamo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a quota 1.460 metri. È qui che sorge ciò che resta dell’antica fortezza posta a protezione del paese di Calascio, oggi meta turistica tra le più amate per chi cerca spunti alternativi, suggestivi e carichi di emozione. All’interno, l’esposizione allestita ricorda i numerosi film che l’hanno vista protagonista in qualche modo, tutti di rilievo: da Amici miei – Atto II nel 1982 ad appunto Lady Hawke, da Il nome della rosa a Il viaggio della sposa, fino ai più recenti Padre Pio e The American con George Clooney.
 
La serie di fotografie e locandine appese alle mura sono visibili nella prima parte della struttura, mentre salendo per un ripida scala a chiocciola, grazie a delle visite guidate messe a punto dalle associazioni locali, è possibile scoprire la storia di questo castello così originale e salire fino alle punte più alte, da dove si gode di un panorama incredibile sul verde Abruzzo circostante. Si pensa che la costruzione risalga addirittura all’anno Mille, con una chiara funzione di avvistamento e un aspetto più semplice. Fu però soltanto in pieno Rinascimento che la famiglia Piccolomini la rese una delle più belle e inespugnabili rocche d’Italia, aggiungendo una cerchia muraria e quattro torri cilindriche. Passata nel 1579 sotto il potente controllo dei Medici, divenne un centro fondamentale per il commercio della Lana, almeno fino a quando non fu gravemente danneggiata da un terremoto nel 1703.
 
Oggi è disabitata, tuttavia il borgo di Calascio a pochi chilometri di distanza si è attivato per ricevere al meglio i turisti, che hanno così l’opportunità di dormire a due passi dalla rocca sbirciandone gli imponenti lineamenti al tramonto, per poi raggiungerla a piedi attraverso una strada in salita non troppo difficoltosa che assume un fascino unico sia con i fiori della primavera che con la neve dell’inverno. Lungo il cammino si potrà anche incontrare la Chiesa di Santa Maria della Pietà, un bel tempietto di fine Cinquecento passato alla leggenda per essere stato sede di un covo di briganti, poi scacciati dalla coraggiosa popolazione di Calascio.
Il Rifugio della Rocca è l’unica struttura in cui è possibile soggiornare se si vuole restare il più possibile vicino al meraviglioso castello e goderne tutta la magia, anche perché il borgo stesso è talmente piccolo e raccolto da dare l’impressione di tornare indietro nel passato. Un weekend del genere è dunque romantico, diverso, ricco di fascino, storia e molta fantasia.
 
Le semplici camere del rifugio prendono il nome di Forno Blu, Forno Gialla ecc e sono gestite da una famigliola che a un certo punto della vita ha deciso di prendere la drastica decisione di mollare tutto per dedicarsi all’ospitalità in un paesino tanto solitario quanto pieno di spunti e iniziative. Marito e moglie offrono inoltre ai turisti anche la possibilità di mangiare nel ristorante con prodotti tipici del posto, il tutto nel borgo più alto dell’Appennino.
 
Da non dimenticare che, seppur minuto e quasi sperduto nella bellezza intatta delle montagne, Calascio non si fa mancare cultura, musica, arte, visite turistiche, escursioni e tante altre attività tutto l’anno, cosicché oggi esso è la meta ideale del viaggiatore curioso, interessato a scoprire splendidi siti al di fuori delle tradizionali rotte commerciali. Provare per credere!
 
 
Info: www.roccacalascio.info; www.rifugiodellarocca.it. 
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Tags:
viaggi abruzzoviaggi rocca calascio





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