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Attualità

Possiamo dire che oggi diamo colpa allo stress per qualunque problema arrivi, o faccia da segnale al nostro corpo, ma a guardar bene la vita che stiamo conducendo, specialmente dopo la vita della pandemia hanno alzato i nostri livelli di adrenalina in modo superiore a ciò che precedeva il periodo pre-pandemico.

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, oggi una persona su otto, soffre di ansia, disturbi di umore legati a eventi traumatizzanti, quindi la domanda è: Occorre cercare una medicina per ritrovare il benessere?

Gli scienziati ci spiegano che una riduzione nel sangue della proteina “MECP2”, che viene utilizzata dalle cellule nervose, se mancante mette a rischio lo sviluppo della malattia da stress, soprattutto nelle donne che durante infanzia abbiano avuto problemi traumatici, come lutto o violenza. Quindi un amico può diventare un nemico e nel tempo possono manifestarsi delle reazioni squilibrate dove il nemico è costante, ovvero, lo stress può diventare una forma, una situazione che si chiama “DISTRESS”, dove si perde completamente l’equilibrio e la calma costantemente.

Dobbiamo imparare quindi a gestire lo stress e quindi ad insegnare ai nostri figli a reagire in modo differenti sin da piccoli, soprattutto nei primi anni di età quando la memoria emotiva funziona benissimo, mentre quella razionale non è ancora sviluppata, per cui quello che ci accade da piccoli non ce ne ricordiamo, ma la parte emotiva del cervello ricorda tutto e per sempre. Proprio per questa ragione le prime domande che si pongono le persone adulte, è se capire quando erano piccoli hanno subito degli abusi emotivi, non uno schiaffo o una sgridata.

La scienza ha ormai identificato tutte le nostre suscettibilità genetiche, sappiamo persino che certi geni ci fanno preferire un certo cibo rispetto ad un altro, però anche noi possiamo interagire con questi fattori fissi e quindi il nostro atteggiamento e stile di vita possono comunque influenzare le abitudini quotidiane. Con la pandemia abbiamo infatti visto la diversa risposta di ogni soggetto a uno stress collettivo e per fortuna si possono imparare a gestire le pressioni quotidiane anche se prolungate, certo dobbiamo combattere contro l’abitudine e occuparci della nostra salute fisica cercando di rallentare il lavoro e di tornare in palestra, leggere dei buoni libri o vedere dei film, insomma fare qualche cosa che ci permetta di pensare ad altro.

Alcuni luminari dell’endocrinologia italiana, spiegano che il problema non è evitare di fare cose che producano guai, ma capire come affrontarli. Alcuni scienziati suggeriscono gli esercizi di rilassamento e meditazione, da studi scientifici si evince quindi bisogna trovare un proprio accordo con la nostra salute per favorire uno stato di relax e quindi attuare delle preparazioni in momenti più calmi in modo tale da poter avere dei giorni di riposo da stress.

Mai arrivare ad avere un pensiero ossessivo, è proprio l’ossessività del pensiero a farci perdere la capacità salvifica di avere più punti di vista, importante è pensare  in piena situazione di stress di avere comunque delle vie di fuga, soluzioni, ottimismo, reattività costruttiva, mai irrigidirsi davanti a quello che succede.

Non c’è dubbio che il sonno possa considerarsi come una medicina, ci sono infatti frequenti connessioni per chi ha disturbi dell’umore legati al sonno. Quindi il consiglio è di scegliere luoghi comodi dove riposare senza schermi illuminati che poco fanno rilassare il cervello, evitare di bere caffè dopo cena e magari prendere la buona abitudine di farsi una tisana rilassante e se non basta utilizzare qualche ipnotico leggero, che non dia dipendenza in momenti di stress continuo.

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