Cronache

Buone notizie per la Terra nel Calendario Lavazza 2019

 

Milano (askanews) - Sei installazioni artistiche immerse nell'ambiente, tutt'uno con foreste, deserti, ghiacciai e città. Sono le protagoniste del Calendario Lavazza 2019, "Good to Earth", documentate dagli scatti della fotogiornalista americana Ami Vitale, in Svizzera, Kenya, Colombia, Thailandia, Belgio e Marocco, che raccontano buone notizie per la Terra, cioè progetti virtuosi di riforestazioni, tutela delle biodiversità e conversioni di zone industriali in aree verdi. Progetti virtuosi individuati in tutto il mondo insieme al Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente."Per il primo decennio della mia carriera - racconta la fotografa vincitrice di sei World Press Photos - ho coperto i peggiori conflitti del Pianeta, dall'Afghanistan ai Territori palestinesi, ma è su questo percorso di racconto delle tragedie dell'umanità che ho avuto un momento nel quale ho realizzato che tutti questi conflitti non sono davvero solo relativi a persone in lotta tra di loro, ma in realtà sono condizionati dalla natura. Allora ho capito che le storie più importanti da raccontare sono quelle del nostro Pianeta e che se queste sono tutte da giorno del giudizio non motivano le persone a darsi da fare. Nella realtà invece la natura è incredibilmente resiliente ed è ora di cominciare a usare le nostre voci".L'ambiziosa sfida del Calendario, racconta Francesca Lavazza, membro del Cda dell'azienda, è quello di parlare alle giovani generazioni con un linguaggio di comunicazione visiva innovativo. "Gli artisti che abbiamo coinvolto sono sei e vengono tutti dal mondo della street art. Ognuno di loro ha una coscienza e una sensibilità diversa, in grado veramente di comunicare con codici molto diversi. L'allargamento del nostro progetto è proprio quello di cercare di mettere insieme più possibilità di approcciare questo mondo della sensibilità e l'arte è sicuramente un suo riscontro naturale anche perché noi riconosciamo che la natura stessa è l'arte e questi artisti la trattano proprio come se fosse un foglio bianco".Un tentativo di smuovere i giovani e ribaltare il principio per il quale "una buona notizia non è una notizia".