Scienza e tecnologia

Lincei, al via 416° Anno accademico. Consegnati i "Feltrinelli"

 

Roma, 9 nov. (askanews) - È stato inaugurato oggi l'Anno accademico 2018-2019 dei Lincei, il 416° dalla costituzione della prestigiosa istituzione scientifica. Ad aprire la cerimonia la relazione del prof. Giorgio Parisi, fisico di fama internazionale, alla sua prima inaugurazione in veste di presidente, incarico che ha assunto lo scorso agosto. L'avvio del nuovo anno ha rappresentato l'occasione per consegnare i distintivi con la Lince a 40 nuovi soci (29 italiani e 11 stranieri) e conferire i Premi "Antonio Feltrinelli", considerati per prestigio i Nobel italiani, nati per valorizzare le eccellenze scientifiche. Un ruolo, quello della scienza e quindi anche degli scienziati che animano l'Accademia, che si rivela ancora più importante nella società attuale, come ha rimarcato il presidente dei Lincei Giorgio Parisi:"Penso sia estremamente importante che l'Accademia sia in grado di parlare a tutta l'Italia, sia ai poteri pubblici che ai comuni cittadini, cercando di dare informazioni su tutti i problemi di natura scientifica che diventano sempre più importanti col passare del tempo nella gestione della cosa pubblica, specialmente in una società altamente industrializzata e tecnologica come la nostra. Noi - ha aggiunto Parisi - cercheremo di metterci in contatto con tutte le persone che hanno ricevuto premi dall'Accademia e sono sicuro che collaboreranno con noi".Quest'anno il Premio Internazionale è andato all'artista sudafricano William Kentridge, che qualche anno fa ha realizzato a Roma sui muraglioni del Tevere l'opera "Triumphs and Laments". Un'esperienza che l'artista, presente ai Lincei, ricorda con piacere: "Ho sempre avuto esperienze fantastiche a Roma. A volte è difficile lavorare qui, con tutti i vari "permessi" e le varie condizioni. Ma quando il lavoro è completato ho sempre avuto un incredibile sostegno dalla gente di Roma. Per il progetto sul Lungotevere c'è stato un enorme interesse. In effetti ho realizzato più progetti in Italia che da qualunque altra parte. Ci sono spazi e momenti in cui si può lavorare bene. Ma mi rendo benissimo conto che questo è un momento molto difficile per l'Italia: chissà quale supporto ci sarà per l'arte, per i musei; persino il progetto che ho realizzato a Roma due anni fa, forse oggi sarebbe più difficile. A volte - ha concluso l'artista - i tempi difficili sono molto produttivi per la cultura, per la gente che lavora nell'arte, per chi si oppone, per chi fa resistenza a qualcosa. A volte così nascono le cose più forti".Durante la cerimonia sono stati conferiti anche il Premio per un'impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario alla Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin Onlus di Trieste, i Premi Feltrinelli riservati a cittadini italiani e i quattro Premi destinati a giovani scienziati italiani sotto i 40 anni.