Scienza e tecnologia

Rock around the planets, nello Spazio attraverso la musica

 

Milano (askanews) - Rock e Spazio, chitarristi e astronauti. Nell ambito della Bookcity 2017, in programma dal 16 al 19 novembre, si è svolto al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano l'incontro "Rock Around the Planets", organizzato da Esa, Gravity, Wired e Havas Events per parlare di musica e scienza. Un viaggio tra pianeti, galassie e asteroidi attraverso i racconti di chi nello Spazio c è stato davvero, spesso accompagnato anche dalla sua playlist di canzoni.Ad animare la serata, l'astrofisico dell'Asi, Ettore Perozzi e Simonetta Cheli del direttorato programmi di osservazione della Terra dallo Spazio dell'Esa, accompagnati dalle "schitarrate" rock di due giovani musicisti."Il rock - ha spiegato Perozzi - è perché la nuova generazione di musicisti era composta da rocker e la nuova generazione di scienziati ha vissuto l'era spaziale, di conseguenza è stata la colonna sonora della scienza dell'ultima generazione di scienziati e infatti molti scienziati sono degli ottimi musicisti; che poi è il senso di questo progetto che si chiama Gravity che vuol dire: narriamo la scienza attraverso la musica, facciamoli suonare, poi arriverà anche la scienza".Da David Bowie ai Beatles ai Deep Purple, la musica ha accompagnato intere generazioni di scienziati mentre molte rock star hanno raggiunto l'apice del successo proprio nel pieno dell'era spaziale. Ecco perché molte canzoni famose parlano dello Spazio, ma sempre con un occhio rivolto alla madre Terra."Si coinvolge un pubblico giovane - ha aggiunto Simonetta Cheli - si va al di là della tematica puramente scientifica dello Spazio, in maniera orizzontale e trasversale si collegano la musica, la letteratura e la scienza. Abbiamo parlato di asteroidi, di pianeti, di astronauti ma anche di come i stalliti servono a gestire le risorse naturali e a proteggere il nostro pianeta e a lavorare su tematiche quali quelle del clima".Guest star virtuale dell'evento, l'astronauta italiano dell'Esa e ten. col. pilota sperimentatore dell'Aeronautica militare, Luca Parmitano in orbita nel 2013 con la missione "Volare" dell'Asi, intervenuto con alcuni contributi video inviati dalla Russia, dove si trova per addestrarsi alla nuova missione che, nel 2019, lo porterà per la seconda volta tra le stelle.